Cresce l’attesa per il secondo appuntamento della “Disfida dei falò”. Domani, intorno alle 19, i fuochisti di San Geminiano daranno fuoco alla loro maestosa pira sulle rive del torrente Verde in onore del santo patrono. L’obiettivo è chiaro: rispondere al falò acceso due settimane fa dagli avversari di San Nicolò e, se possibile, superarlo, alimentando così la storica rivalità con il “Vaticano”.
I preparativi fervono, con i fuochisti di San Geminiano impegnati nel montaggio della pira, sperando che il maltempo dei giorni scorsi lasci spazio a condizioni più favorevoli. Le previsioni meteo sembrano infatti sorridere ai sostenitori del patrono, garantendo un’accensione perfetta. Tuttavia, resta l’incognita del vento, nemico insidioso che, insieme alla pioggia, potrebbe complicare l’evento. I fuochisti confidano comunque che non si ripetano le raffiche intense che hanno caratterizzato la prima “Disfida” del 17 gennaio.
Come da tradizione, il falò si terrà a prescindere dalle condizioni meteorologiche, confermando l’importanza e il valore simbolico di questa antica usanza. A testimonianza della crescente rilevanza dell’evento anche in chiave turistica, dalle 14:30 partirà un tour speciale “Disfida dei falò”, organizzato dalle guide turistiche Sigeric (per informazioni: 331 8866241).
La giornata di domani non sarà dedicata solo ai falò: il 31 gennaio è prima di tutto il giorno del patrono di Pontremoli. Tra gli appuntamenti più significativi, la consegna delle Civiche Benemerenze ai cittadini pontremolesi che si sono distinti per il loro impegno e contributo alla comunità. La cerimonia si terrà alle 16:30 presso le Stanze del Teatro della Rosa, alla presenza delle delegazioni di Modena e San Gimignano, città accomunate dal culto di San Geminiano. Durante l’evento verranno inoltre consegnate le Costituzioni ai neo diciottenni e una pergamena ai dipendenti comunali andati in pensione nel corso del 2024.
A chiudere la giornata di celebrazioni, alle 18, il pontificale in Duomo presieduto da monsignor Marco Tasca, Arcivescovo di Genova. Subito dopo, tutti sul greto del Verde per assistere all’atteso falò, con le fiamme che illumineranno la notte pontremolese, scaldando il cuore e l’orgoglio delle due contrade.