Il Consiglio Comunale di Massa si è impegnato a rinnovare la propria vicinanza alla popolazione israeliana e palestinese, ad adoperarsi per quanto di competenza, affinché la Comunità internazionale definisca, a seguito dei negoziati di pace, una road map credibile per la soluzione politica del conflitto, e a riconoscere che la prospettiva “due popoli, due Stati” non può essere raggiunta senza la preventiva lotta ai movimenti terroristici e il  riconoscimento dello Stato di Palestina.

Questa la risoluzione unitaria approvata venerdì sera dalla maggioranza, ma anche dal Partito democratico, Massa è un’altra cosa, Noi moderati e Fratelli d’Italia. Che però fa ancora discutere

. “A vincere in consiglio comunale sono state le ragioni della Pace in Palestina” commenta Simone Ortori capogruppo della lista Persiani sindaco, “la votazione del documento da parte della maggioranza e delle opposizioni rende onore alla memoria della nostra città. Nessun “muro contro muro”, ma volontà di ascolto e dialogo reciproca. Esprimo piena soddisfazione della lista civica dice ancoracontinueremo a cercare la più ampia convergenza politica con tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, affinché ciascuno possa portare il proprio contributo per far vincere il territorio”.

Un documento da cui invece si sente distante culturalmente e politicamente Rifondazione Comunista perché, spiega, “affronta la questione medio oriente senza accenno a ciò che è accaduto negli ultimi 15 mesi, all’occupazione di Israele nelle terre di Palestina o alle violazioni delle risoluzioni ONU”. “Siamo di fronte ad una azione di guerra e deportazione – prosegue Rifondazione non abbiamo accettato di partecipare alla stesura e alla votazione del documento perché avvalora le posizioni della destra, mentre noi conclude il circolo di Massa ricordiamo le lotte di resistenza e le oppressioni subite dai palestinesi”.

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