Un altro sabato notte di tensione e degrado a Marina di Carrara, teatro di episodi sempre più frequenti di spaccio, alcolismo e violenza. La cronaca della serata, conclusasi con l’intervento di un’ambulanza e tre pattuglie delle forze dell’ordine, racconta di un fenomeno che sembra essere fuori controllo, lasciando i residenti esasperati.

Tra degrado e pericoli

A denunciare l’ennesima notte difficile è un residente nella zona della movida,. «L’abuso di alcol, lo spaccio e il consumo di stupefacenti sono sotto gli occhi di tutti . Avvengono in piena vista, sul marciapiede, senza alcun timore. Non è colpa dei locali, ma ciò che succede all’esterno è diventato inaccettabile».

Il degrado non si limita al consumo di sostanze: sabato sera un ragazzo, completamente ubriaco, ha scavalcato recinzioni private e rovesciato bidoni della spazzatura. «Sono stati avvisati i carabinieri, che sono intervenuti prontamente e lo hanno identificato . Ma la prevenzione è inesistente, e il fenomeno è peggiorato».

Scazzottate e tensioni

Come accade sempre più spesso, la situazione è degenerata intorno all’una di notte. I ragazzi si sono radunati in via Genova, di fronte alla galleria Gli animi si sono scaldati e sono iniziate le prime scaramucce. Avvisate le forze dell’ordine, ma quando sono arrivate era già tardi: a terra c’era del sangue e qualcuno deve essersi fatto male».

Dopo l’intervento delle forze dell’ordine, però, la situazione non è migliorata. Appena carabinieri e polizia si sono allontanati, i ragazzi hanno iniziato a indirizzare loro gesti volgari e cori da stadio. Tra i protagonisti, sia italiani che stranieri si percepisce il tentativo di impossessarsi della zona.

Residenti esasperati e un appello alle istituzioni

Molti residenti della zona, sempre più esasperati da una situazione che sembra sfuggire di mano.

I residenti chiedono un potenziamento dei controlli e interventi concreti per riportare la tranquillità in un’area che sta diventando un simbolo di degrado ma serve l’impegno di tutti: cittadini, istituzioni e forze dell’ordine».