Singolare e sbagliato che il Comune di Massa porti avanti la Variante Sogegross

Mi rammarica molto dover prendere atto che ci sia anche il voto di consiglieri di Forza Italia tra quelli che ieri hanno dato il via libera, nella Commissione Urbanistica del Comune di Massa, alla ‘Variante Sogegross’.

Credo sia una scelta sbagliata, ancor più di quella che ha portato qualche mese fa all’adozione della stessa variante.

Il voto di ieri, infatti, respinge anche le osservazioni proposte da più parti rispetto ad un atto evidentemente discutibile politicamente e quantomeno lacunoso amministrativamente. 

Mi corre l’obbligo di sottolineare che i consiglieri di Forza Italia – pur nel libero esercizio delle proprie prerogative – tenendo questa posizione non stiano rappresentando una buona parte del partito massese e provinciale, oltre che moltissimi cittadini, forzisti e non, che hanno già più volte manifestato, in più sedi, i propri fortissimi dubbi in merito.

Dubbi che quindi rimangono ed anzi si ingigantiscono suscitando interrogativi sempre più seri sulle ragioni e sui percorsi intrapresi che rendono ancor più indigesta l’iniziativa dell’amministrazione Persiani.

Questa ostinata volontà produce divisioni tanto laceranti quanto evitabili e ad avviso di tanti – al contrario di quanto sostenuto – danneggerà il territorio, molte sue aziende e molte persone sul delicato piano del lavoro. 

Modificare in modo così circoscritto e mirato una previsione di sviluppo urbanistico di respiro molto più ampio, assunta in passato con omogeneità, contraddice peraltro alcune convinzioni storiche del centrodestra indirizzate da sempre alla difesa delle piccole/medie imprese (ribadite dai leader nazionali anche in questi giorni attraverso la prima stesura della manovra finanziaria).

Continuo quindi a giudicare singolare ed errato aver dato corso a tale scelta, sentendomi – sempre più decisamente dopo le decisioni assunte in Commissione – contrario a questa variante che credo debba essere contestata in ogni sede politico-istituzionale ed impugnata nelle opportune sedi, se approvata in Consiglio Comunale, per evidenziarne i vizi formali e sostanziali che oggi più che mai, nel confronto sulle osservazioni, sono stati ancor meglio argomentati.

Jacopo Ferri