Il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica Toscana Nord e la rinnovata assemblea potranno contare su un bilancio solido, con i conti in ordine e la possibilità di mettere in campo sin da subito tutte le strategie operative che serviranno a far funzionare a pieno regime l’ente consortile sin dal primo giorno di insediamento.
Ismaele Ridolfi.
Questo grazie all’approvazione del bilancio di previsione 2025-2027 effettuato dall’assemblea uscente, guidata dal presidente Ismaele Ridolfi. “Un atto fondamentale per dare continuità all’attività del Consorzio nei prossimi mesi e per questo ringrazio tutti i membri dell’assemblea che hanno partecipato all’ultima riunione permettendo così di approvare il documento. Senza il bilancio di previsione, infatti, non sarebbe stato possibile utilizzare tutte le risorse economiche a disposizione fino all’approvazione dello stesso da parte della nuova assemblea. Avrebbe voluto dire lavorare in dodicesimi di spesa per diversi mesi. Adesso, invece, potranno attuare le variazioni che riterranno necessarie per mettere in campo le strategie operative del Consorzio”.
I contenuti essenziali del bilancio triennale di previsione sono elaborati, quindi, basandosi sulla coerenza e solidità dei conti economici dell’ente consortile. I ricavi nell’ultimo triennio sono rimasti costanti, attorno ai 22 milioni di euro, in gran parte derivati dai contributi dei consorziati e i numeri si rinnovano nel previsionale mantenendo quindi anche un aspetto prudenziale. Viene inserito come gettito extra il finanziamento della Regione Toscana per l’intervento straordinario sul fiume Serchio per il 2025 e pari a 430mila euro. Anche i costi vengono mantenuti costanti, sempre in un’ottica di gestione prudente e affidabile.
“In questi anni i conti del Consorzio si sono dimostrati solidi e in grado di sostenere tutte le attività istituzionali dell’ente, a partire dalla più importante, ossia la manutenzione del reticolo idraulico per la riduzione del rischio e non è stata comunque un’impresa banale, anche a fronte di una congiuntura internazionale negativa, pesantemente influenzata dai conflitti in corso, che ha provocato anche un’inflazione arrivata anche a doppia cifra. Nonostante ciò – conclude Ridolfi – non abbiamo effettuato ritocchi rilevanti al contributo di bonifica e questo è stato possibile grazie alle strategie messe in campo, con una menzione particolare per quelle legate all’efficientamento energetico e all’utilizzo e alla produzione di energia da fonti rinnovabili e alternative”.