Non sembra esserci una soluzione all’orizzonte per lo stallo sul Piano Integrato delle Alpi Apuane. Gli ambientalisti annunciano battaglia per sollecitare l’approvazione di norme che limitino l’escavazione, mentre il mondo politico frena. «Il Pip va riscritto da capo perché giuridicamente viziato» ha dichiarato Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega e membro della Quarta Commissione. Baldini ha sottolineato che continuare sulla strada attuale porterebbe solo a sprechi di tempo e denaro, con il rischio di ricorsi a vari livelli che costerebbero molto ai contribuenti.
Durante l’ultima seduta della Quarta Commissione, sindaci e amministratori dei comuni interessati hanno contestato il Piano. Secondo Baldini, l’unica soluzione sarebbe stralciare il tema delle cave, per affrontare la questione in modo più tecnico e superare i numerosi vizi giuridici. Baldini ha inoltre criticato la sinistra, definendola “pseudo ambientalista-ecologista”, sostenendo che dietro le loro battaglie si cela una resa dei conti interna al Partito Democratico, legata al futuro delle regionali.
Nel frattempo, le associazioni ambientaliste hanno già raccolto ventimila firme da presentare alla Regione per sollecitare l’approvazione del Pip. Inoltre, il ‘Comitato delle cinque montagne’ ha organizzato una manifestazione per sabato a Firenze, con l’obiettivo di difendere le Alpi Apuane e opporsi alla distruzione delle ultime aree di biodiversità e selvaticità in Italia.