Un clima di tensione ha scosso ieri mattina l’impianto sportivo di Ricortola, dopo che uno striscione minatorio è stato affisso davanti all’ingresso della struttura. Il messaggio, rivolto alla Carrarese, è stato prontamente rimosso, ma non prima di sollevare preoccupazioni tra i presenti e le autorità.

Alcuni tifosi della Massese non hanno preso bene il fatto che la Carrarese, in attesa del completamento dei lavori di rifacimento del manto in erba sintetica dello stadio dei Marmi, abbia iniziato ad allenarsi nella struttura marinella dall’inizio della settimana. Il malcontento è stato espresso con toni decisi anche attraverso un post diffuso sui social media. Il messaggio dei tifosi bianconeri sottolineava il forte attaccamento al territorio e l’appartenenza ai colori della Massese, elementi considerati fondamentali per la loro identità.

«L’attaccamento e l’appartenenza sono i motori pulsanti che stanno alla base di tutto», si legge nel post, che prosegue con un monito: «Ci auguriamo che chi ha fatto scelte avventate e senza criterio si ravveda nella giornata odierna in nome del bene proprio, della città e dei nostri amati colori». Il riferimento era chiaramente rivolto alla decisione di ospitare la Carrarese a Ricortola.

L’Asd Ricortola, una volta scoperto lo striscione, ha subito allertato le autorità competenti. L’allenamento della Carrarese di ieri mattina si è svolto regolarmente, ma a porte chiuse, con la presenza di una pattuglia della Digos all’interno dell’impianto per garantire la sicurezza.

Da parte della società neroverde, nessuno ha voluto rilasciare dichiarazioni per non alimentare ulteriormente le polemiche. L’Asd Ricortola è un sodalizio storico, che in oltre un secolo di vita ha dimostrato una grande capacità di andare avanti in autonomia, superando sfide come allagamenti e pandemia, e riuscendo a mantenere un impianto in erba naturale invidiato da molti. La richiesta di ospitalità da parte della Carrarese è stata accolta con soddisfazione, anche perché rappresenta un’opportunità di supporto per l’attività sportiva del club, che vanta un settore giovanile con oltre 200 tesserati.

Anche la Carrarese ha preferito non commentare lo striscione, continuando la collaborazione con il Ricortola senza lasciarsi intimidire. Il tecnico gialloazzurro, Antonio Calabro, ha evitato di entrare nel merito della questione, limitandosi a lodare le condizioni del campo e l’accoglienza ricevuta: «Non commento questi fatti. Posso solo fare i complimenti ai responsabili della struttura che ci hanno fatto trovare un campo in condizioni perfette. Li ringrazio pubblicamente perché ci stanno mettendo a disposizione il massimo».

Nonostante le tensioni, la collaborazione tra le due società sembra destinata a proseguire, in attesa che la Carrarese possa tornare ad allenarsi sul proprio terreno.

  • foto da social –