Lunedì 22 luglio, nell’ambito del Laboratorio di scrittura creativa organizzato da Riccardo Canesi e Claudio Figaia nella Casa di Reclusione di Massa, si è tenuto l’incontro dal titolo “Libro: dal latino liber, essere liberi” con Titti Federico, scrittrice carrarese vincitrice di numerosi premi letterari, e Michela Rossi, presidente di Associazione Qulture e dirigente della Cooperativa Editoriale Le Impronte, titolare del marchio Felici Editore.
Titti Federico, introdotta dal giornalista Claudio Figaia, ha raccontato come la sua passione per la scrittura si sia tradotta nella pubblicazione dei suoi romanzi, a partire da “Prima che venga sera” del 2008, proseguendo con
“Oltre le cose” nel 2011, “Negli occhi di mia madre” (2014) e “L’ultima luce accesa” (2018), tutti per Meligrana Editore. Poi, nel 2020, l’incontro con l’Associazione Qulture e Felici Editore, per il quale sono usciti “Asbestos” (2021) e, nel giugno di quest’anno, “Il primo mattino del mondo”, il suo sesto romanzo.
La Federico si è soffermata in particolare sulla trama degli ultimi due libri e sui personaggi, mettendone in luce le fragilità ma anche la determinazione di reagire alle difficoltà della vita. Molte le domande poste, curiose sia delle storie narrate che del percorso da intraprendere per riuscire a trasformare un manoscritto in un libro. A tal proposito, la Rossi ha fatto una panoramica sul mondo editoriale italiano e sulle difficoltà, per gli autori, di far arrivare i propri testi nelle mani di chi possa riconoscerne il valore letterario e portarli alla pubblicazione; al tempo stesso però ha incentivato a proseguire nella scrittura, soprattutto se consente di aiutare a superare i traumi e liberare le emozioni. Canesi ha esteso la disamina al mondo delle canzoni, visto che alcuni tra i presenti scrivono testi da mettere in musica. Un dialogo intenso e costruttivo, un’occasione di conoscenza reciproca per fare interagire i detenuti con il mondo esterno e renderli partecipi di occasioni di arricchimento culturale che altrimenti sarebbero loro precluse.
Il Laboratorio di Scrittura Creativa opera da circa tre mesi e vede partecipare una dozzina di detenuti.
Si ricorda che il 24 giugno scorso si è svolto presso il Laboratorio l’incontro “Leggo e scrivo ….per legittima difesa” con la scrittrice Eleonora Sottili, che ha presentato anche il suo nuovo libro, fresco di stampa, “Come diventare Anna Karenina (senza finire sotto un treno) » edito da Einaudi.