La vicenda sarebbe iniziata con le prime confidenze di una bambina alla madre riguardo a incontri in casa di un professore, a Massa, che chiedeva cose “strane” e pagava le bambine disposte a farle. Inizialmente increduli e sgomenti, i genitori hanno trovato conferme nei racconti di altri minori, che aggiungevano dettagli e conferme alle prime testimonianze. La rabbia e il coraggio hanno spinto le famiglie a chiedere aiuto alle forze dell’ordine, che sono intervenute, avviando un’indagine per fermare il professore pedofilo, un insegnante in alcune scuole primarie del territorio apuano.
Inizialmente, il docente è stato sospeso cautelarmente dall’insegnamento, per poi essere arrestato su disposizione della Procura. Le denunce e i successivi riscontri degli inquirenti hanno rivelato una storia inquietante.
Gli investigatori hanno raccolto prove dai racconti dei minori, in particolare bambine delle scuole medie e, sembra, anche più piccole. La vicenda è avvolta da un pesante velo di riserbo, che lascia confusione e timori nelle famiglie coinvolte.
Gli investigatori avrebbero trovato riscontri evidenti sia durante le perquisizioni nelle abitazioni del docente accusato, sia nei cellulari dei minori, soprattutto bambine. Secondo i primi elementi raccolti, il docente sarebbe riuscito a tessere una fitta rete di contatti con decine di bambine, convincendole ad andare a casa sua promettendo divertimento e soldi in cambio di “giochi” particolari. Pare che avesse addirittura stabilito un tariffario: pagava se le bambine si facevano mettere lo smalto, fotografare, se indossavano indumenti intimi, e per altri “giochi” molto più gravi.
Ciò che succedeva è coperto da uno strettissimo riserbo mentre le indagini continuano.
Nella casa del docente, gli investigatori avrebbero trovato conferma nelle fotografie e nei video presenti nei telefonini dei bambini, insieme a diversi oggetti erotici.
Agli atti dell’inchiesta sono finiti anche audio e filmati, elementi che hanno portato il giudice a disporre la custodia cautelare in carcere per il giovane insegnante.