Tari in aumento nel comune di Massa di circa il 3% per il biennio 2024-2025. Il provvedimento è stato votato nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale avvenuta ieri.
Dopo le discussioni in consiglio, l’emendamento è stato approvato con 19 i voti favorevoli dell’intera maggioranza e 11 contrari dell’opposizione.
Come spiegato in consiglio dal tecnico, le nuove tariffe della Tari a Massa, come in altri Comuni della Toscana, prevedono aumenti, ma cercano di porre un freno attraverso una revisione al ribasso della parte variabile, legata ai componenti del nucleo familiare.
Le tariffe, approvate da Ato Toscana Costa, devono coprire solo i costi della gestione integrata dei rifiuti, escludendo altre attività come derattizzazione e gestione del verde pubblico.
Nel 2023, la produzione di rifiuti è stata di 13,4 milioni di tonnellate di indifferenziato e 31,3 milioni di tonnellate di differenziata. Questo ha portato ad un aumento medio della produzione di rifiuti nella stagione estiva del 17,11%, con un maggior onere per il trattamento dei rifiuti e servizi mirati per le strutture ricettive.
Le utenze non domestiche hanno registrato un incremento del costo di gestione. Il costo totale per il servizio è di 20,4 milioni di euro, con 12,2 milioni a carico delle famiglie e 7 milioni per le utenze non domestiche. Le tariffe per le utenze domestiche includono una quota fissa moltiplicata per i metri quadrati della proprietà e una quota variabile basata sul numero di componenti del nucleo familiare.
Soddisfatto il sindaco di Massa Francesco Persiani per essere riuscito ad aumentare la tassa sui rifiuti solo del 3%: “Siamo riusciti a ridurre l’aumento della Tari che si attesterà ad un 3% a fronte del 9% richiesto dall’adeguamento ISTAT. – ha commentato – Uno sforzo che abbiamo cercato di fare con il bilancio comunale, anche grazie al recupero dell’evasione, consapevoli del difficile periodo che stiamo attraversando e delle elevate bollette che i nostri cittadini ricevono periodicamente”.