Per molti anni chi come me è stato in Parlamento ha lavorato alla soluzione della Questura presso il Palazzo ex Enel, si è occupata che fosse messa tra le priorità, che fosse finanziata l’operazione ( il finanziamento c’è da qualche anno), si è occupata di seguire che ci fosse il soggetto attuatore  (INAIL); la questione, insomma, era fatta!

Poi in un anno e mezzo è cambiato tutto….

Ma cosa è cambiato?

Raccontano che l’ INAIL si sia ritirata, ma sembra una favoletta. Raccontano che i tecnici del ministero abbiano individuato un’altra area la sede migliore per la nuova Questura e li vedo a Roma con la cartina in mano di Massa indicare proprio il Parco degli Ulivi (!!!).

 Favolette, appunto, per una politica debole che perde i treni della crescita sostenibile, del recupero, del ri-uso di strutture abbandonate, e sceglie la via facile dell’occupazione delle aree verdi. Mandare le ruspe dentro un parco, in un’area verde è facile. Lo sa anche un bambino che costruire da zero in uno spazio vergine è più facile rispetto a dover ristrutturare un edificio già esistente.

Ma forse, lo dico con rispetto del Sindaco, alla Questura servono spazi per uffici e parcheggi non strutture particolarmente complesse dal punto di vista architettonico e ingegneristico. Non serve cioè un archistar che immagini una mega costruzione in un parco che ora è dei cittadini (venga Sindaco a vedere quante mamme e papà e nonni coi propri bimbi ogni pomeriggio di sole giocano nel parco), ma un Primo Cittadino che scelga di non togliere il verde ai cittadini e recuperi pezzi di città ora abbandonati per restituirli ai cittadini.

Però se la logica che il Sindaco vuole seguire è la soluzione facile anziché la soluzione migliore per i cittadini, dovrebbe almeno assumersi fino in fondo la responsabilità politica davanti alla città.

Non so se nuovi Questori e nuovi Prefetti abbiano cambiato idea in questi mesi e abbiano indicato una nuova area dove costruire la Nuova Questura. So però che un Sindaco deciso e risoluto, convinto della riqualificazione urbana e portatore di un “idea” di città, non lascia ad altri il disegno del futuro di Massa, ma forte del mandato che gli hanno dato gli elettori lo esercita fino in fondo con l’unico scopo di migliorare la vita delle donne e degli uomini di Massa.

Per questo da cittadina massese, al di là delle differenze politiche, mi auguro (e lo auguro a tutti i massesi) che il Sindaco alzi la testa e cominci a fare gli interessi dei cittadini massesi. Certo, se ne è in grado.

Perché se invece questo Sindaco debole è frutto di una politica debole che non costruisce relazioni positive con le altre istituzioni, allora sarà ovvio che gli altri poteri prevarranno e che al Sindaco non rimarrà che abbassare la testa e obbedire.

Assicuro però il Sindaco che comunque lui decida di comportarsi, da parte mia (e credo di tante donne e uomini di Massa) non c’è nessuna intenzione di chinare la testa di fronte a una scelta sbagliata che punisce il futuro della nostra città.

Martina Nardi