Primo taglio del nastro alle 11, nella sala del San Leone, in zona Porta a Lucca: “Da un filo… in poi”, a cura del gruppo Pietrasanta Ricama, proporrà i lavori eseguiti a mano dalle “ricamelle” con le varie tecniche della tradizione italiana, come il punto Umbro e Perugino, l’Ars Canusina, il punto Antico e raso, il ricamo su tulle e fino alle tendenze più attuali, come il Broderie Suisse e il Black Work. Il gruppo si è formato nel 2006 e unisce appassionate di ago e filo non solo del territorio versiliese ma anche dalle vicine province di Lucca e Pisa, impegnate nel custodire e tramandare le conoscenze di questa finissima attività artigianale, praticata fin dai tempi antichi e tuttora un hobby diffuso in tutto il mondo. La mostra rimarrà in città fino al 4 febbraio, visitabile da lunedì a venerdì dalle 15,30 alle 18,30, sabato e domenica anche la mattina, dalle 10,30 alle 12,30.
Secondo appuntamento della giornata sarà alle 17, nella sala delle Grasce, con l’apertura della mostra fotografica di Susanna Rubino dal titolo “Io non sono una fotografa”. Pietrasantina, diplomata all’istituto d’arte “Stagio Stagi”, ha appreso le prime tecniche di fotografia analogica, compreso lo sviluppo e la stampa dal professor Carlo Cacciatori: predilige il bianco e nero e il suo progetto è basato su immagini inusuali e quasi non riconoscibili della “Piccola Atene” della Versilia. L’esposizione rimarrà aperta fino all’11 febbraio con gli orari seguenti: da mercoledì a venerdì 16-19, sabato e domenica anche la mattina, dalle 10 alle 13.
Ancora nel complesso di Sant’Agostino, ma all’interno della chiesa e del chiostro, alle 18 aprirà ai visitatori “Africa Tunes”: 17 artisti africani, appartenenti alle ultime due generazioni, attraverso pittura, scultura e fotografia racconteranno che l’Africa non è più un continente sconnesso dalla mappa geoculturale e socio-politica internazionale ma è, a pieno titolo, inserito ai vertici del dibattito creativo mondiale, dalla musica al cinema, dal fashion design alla letteratura fino alle arti visive. Protagonisti del percorso espositivo gli artisti Brice Esso, Aboudia, Esther Mahlangu, Mederic Turay, Ajarb Bernard Ategwa, Tope Fatunmbi, Ebenezer Akinola, Oluwole Omofemi, Tafadzwa Tega, Nù Barreto, il giovanissimo Nanglè, Armand Boua, Yeanzi e Laetitia Ky, Michel Okpare, Seni Awa Camara e Gonçalo Mabunda. La mostra, curata da Alessandro Romanini su idea e progetto di Annalisa Bugliani, resterà in città fino al 17 marzo, aperta da martedì a venerdì in orario 16-19, sabato e domenica anche la mattina, dalle 10 alle 13. Informazioni al centro Culturale Luigi Russo (0584 795500).