A fronte delle dichiarazioni rese nel corso della manifestazione di ieri, promossa da Anpi e da altri gruppi della sinistra locale, l’Amministrazione comunale ci tiene a ribadire che essa non si sente chiamata in causa, perché il Sindaco è stato il primo a condannare la comparsa di svastiche ed altri simboli che richiamano i periodi peggiori della storia dell’umanità e l’ha fatto sia riguardo l’episodio di metà novembre sia rispetto a quello dei giorni scorsi e l’ha fatto non solamente a parole ma anche dando l’immediato incarico di ripulire i siti imbrattati.
Certo è che la legge è e rimane uguale per tutti e rappresenta uno strumento che collega i valori della nostra Costituzione alla quotidianità delle azioni consentite e non. Il rispetto delle leggi, che sono per loro stessa natura conformi alla nostra carta costituzionale è qualcosa di non derogabile, che garantisce a tutti la giusta libertà e regola la convivenza civile e democratica di tutti gli italiani.
Il Comune ha già il compito di ripulire i muri cittadini da scritte e simboli e questo fa ogni volta che ve n’è necessità e quindi, se anche mosso da propositi nobili, nessuno può sostituire l’ente preposto a farlo senza mettersi in contrasto con il nostro ordinamento.
L’Amministrazione comunale