“Apprendiamo dalla stampa locale, con un certo stupore, di ipotetici disservizi e “pazienti nel caos” per l’imminente trasferimento del Day Hospital oncologico dalla struttura di Monterosso (Carrara) al NOA. La denuncia alla stampa è stata prodotta dal dipartimento socio-sanitario di CISL Toscana nord – Massa Carrara, ed argomentata principalmente sulla delocalizzazione dei servizi di prelievo del sangue e sulla distanza che si verrà a creare tra il Day Hospital oncologico e l’unità di radioterapia.

Ci teniamo – affermano i due medici – a fornire le dovute precisazioni alla cittadinanza tutta, in modo da evitare inutili paure o tensioni”.

Già da circa tre mesi i prelievi di sangue non vengono più effettuati all’interno del Day Hospital oncologico, sfruttando posti in prenotazione sui singoli centri prelievi. Di fatto il territorio Apuano mette a disposizione della comunità 7 centri prelievi: 3 nel comune di Carrara, 3 in quello di Massa, uno a Montignoso. Grazie a questa modifica il paziente oncologico può oggi recarsi, con il proprio appuntamento riservato, al centro più vicino al proprio domicilio, effettuare il prelievo, e l’indomani recarsi in Day Hospital per visita e terapia all’orario previsto.

I risultati dei test sono visionati direttamente dal reparto di oncologia, qualsiasi sia il punto di prelievo. Il vecchio sistema organizzativo prevedeva l’accesso al reparto dei malati per due giorni consecutivi: il primo giorno veniva effettuato il prelievo di sangue e, una volta disponibile l’esito parziale degli esami (solo l’emocromo era disponibile in tempi brevi), la visita.

Il giorno successivo il paziente doveva comunque tornare in Day Hospital per effettuare la terapia. La nuova soluzione ha consentito di limitare in modo significativo i tempi di permanenza nelle strutture sanitare, ridurre gli assembramenti di pazienti fragili ed accompagnatori nelle sale di attesa, ma soprattutto ha agevolato tutti i pazienti rendendo possibile una procedura essenziale per le terapie vicino al proprio domicilio, con limitati tempi di attesa. A tal proposito si ricorda che il Day Hospital oncologico è unico per i comuni di Montignoso, Massa e Carrara. Tale sistema vedrà un ulteriore abbattimento di eventuali attese grazie al ricongiungimento della farmacia ospedaliera, dove vengono preparati i farmaci antitumorali (già al NOA da tempo), e il Day Hospital (ad oggi i farmaci antitumorali vengono allestiti al NOA e trasportati a Carrara in limitate fasce orarie).

Come era previsto questo cambiamento è stato accolto in modo favorevole dall’utenza del reparto, con molti commenti positivi. A dimostrazione di questo, non sono documentabili ad oggi manifestazioni di dissenso da parte dei pazienti attraverso i canali ufficiali dell’azienda messi a loro disposizione (URP, direzione aziendale, direzione di reparto)”.

“Se il dipartimento socio-sanitario di CISL Toscana nord – Massa Carrara ha a disposizione reclami di casi specifici, invitiamo caldamente i loro rappresentanti ad una condivisione, al fine di un analisi atta a migliorare, laddove possibile, il servizio offerto”.

“Venendo alla questione dei pazienti in trattamento chemioterapico e radioterapico concomitante, capiamo la riflessione spontanea sull’ipotetica maggiore scomodità derivata dall’allontanamento tra il Day Hospital oncologico e la radioterapia.

Tuttavia questa affermazione va ponderata con alcune considerazioni. Questi trattamenti simultanei rappresentano una minoranza delle terapie antitumorali effettuate (meno del 5%). Inoltre, gli stessi prevedono una somministrazione sincrona di chemioterapia e radioterapia con una frequenza massima di una volta a settimana, per trattamenti di durata complessiva di circa 4-6 settimane (pertanto 4-6 volte nel complesso). Questo sul piano pratico è fattibile, e lo dimostra il fatto che la radioterapia di Carrara è il riferimento per i trattamenti concomitanti anche dei pazienti che ricevono chemioterapia nei Day Hospital della Lunigiana (Fivizzano e Pontremoli), nonché dell’ospedale Versilia, entrambe realtà ben più distanti da Carrara rispetto al NOA. In più questi pazienti, come tutti gli altri, potranno giovare dei benefici, in particolare in termini di implementazione di confort e sicurezza più volte esplicitati, generati da questo trasferimento.

Con questa nota vogliamo inoltre ribadire come le attività di accoglienza al paziente oncologico (prime visite), inquadramento e rivalutazione dell’iter  terapeutico, e follow-up proseguirà regolarmente nelle strutture di Monterosso. Tali attività non saranno in contrasto con quelle espletate al NOA, e i pazienti non dovranno essere sottoporsi a viavai in giornata tra le due strutture.

Infine un’ultima osservazione: l’oncologia delle Apuane è stata più volte definita dai rappresentati sindacali un “fiore all’occhiello” della sanità locale. Una simile gratificazione nasce dall’impegno di Donne e Uomini, professionisti, che quotidianamente si dedicano ai malati delle nostre zone e oltre, operando scelte che abbiano come principio fondamentale il benessere dei pazienti.

Questo trasferimento e tutta la conseguente riorganizzazione dei servizi non esula da questo principio, e vede impegnati gli stessi attori come garanti e promotori di un continuo miglioramento dei livelli di assistenza”.