E’ stato inaugurato oggi, sabato 2 dicembre, all’ospedale Apuane, l’ambulatorio dedicato alla menopausa iatrogena.

La presentazione del nuovo percorso è avvenuto nell’auditorium dell’ospedale con gli interventi di numerosi relatori, prima del taglio del nastro al secondo piano della struttura ospedaliera.

Giuliano Biselli, coordinatore della rete ospedaliera dell’Azienda USL Toscana nord ovest e direttore dell’ospedale Apuane, ha ringraziato la Fondazione Marmo per le sue donazioni di attrezzature e i professionisti impegnati in questo percorso così importante per le donne che dovranno affrontare il percorso della menopausa iatrogena.

L’oncologo Maurizio Lucchesi  ha parlato dell’incidenza dei tumori nelle donne (quello alla mammella è il più diffuso) in rapporto appunto alla menopausa iatrogena, con la possibilità di ridurre gli effetti collaterali per il miglioramento della qualità della vita.

Chiara Iacconi, coordinatrice per l’Azienda USL Toscana nord ovest della senologia intervenzionale con risonanza magnetica, ha parlato della sorveglianza delle pazienti ad alto rischio e del  cosiddetto effetto Angelina Jolie, a seguito del quale è aumentata la richiesta di consulenza genetica per la ricerca della mutazione del gene BRCA per il tumore della mammella e delle ovaie. Ha anche ricordato l’importanza delle nuove tecnologie in un’ottica clinica e di interdisciplinarità.

Di grande rilevanza in questo ambito anche il servizio di psicologia continuità ospedale-territorio di Massa Carrara coordinato da Michela Zanetti, che, dopo aver presentato un video di grande impatto, ha ribadito che la figura della psicologa in tutti i percorsi ospedalieri, ma in maniera in campo oncologico, è fondamentale per il benessere del paziente e ha ricordato tutti i gruppi aziendali, ringraziando anche il direttore dell’Oncologia Andrea Mambrini.

Marco Gambacciani, presidente della Società italiana della menopausa, ha approfondito l’argomento del trattamento della menopausa dopo il cancro. Ad esempio ha evidenziato le associazioni dei sintomi vasomotori della menopausa con le problematiche legate al sonno e al lavoro e ha sottolineato che la donna in menopausa può essere aiutata quando ce n’è bisogno. In questo senso, dopo il tumore, può essere controindicata o meno una  terapia ormonale sostitutiva dopo un tumore,  mentre corretta alimentazione e nutraceutica possono aiutare in alcuni dei disturbi della sindrome menopausale.

Angelamaria Becorpi, coordinatrice del centro della Regione Toscana per la menopausa iatrogena, ha messo in rilievo il concetto di “stare bene dopo il cancro” e non solo di “salvarsi dal cancro”.  La vita media della donna dopo il tumore è aumentata e adesso è necessaria una presa in carico sempre più adeguata, con un approccio nuovo e personalizzato nelle varie fasi del percorso. L’obiettivo, anche a livello regionale, è quello di garantire il miglior percorso di vita grazie alla presenza di un gruppo multidisciplinare. Il coordinamento regionale per la menopausa iatrogena è nato nel 2019  e quello del nuovo ambulatorio di Massa viene considerato un nuovo importante traguardo, di cui essere soddisfatti.

Veronica Giacchè, coordinatrice ostetrica dell’ospedale Apuane di Massa, e Nicoletta Spirito, ginecologa dedicata a questo prezioso ambulatorio, hanno illustrato le “istruzioni operative” di accesso al nuovo servizio e hanno ricordato anche i numeri delle nuove diagnosi oncoematologiche a Massa: 110 nel 2021(paziente più giovane di 14 anni), 76 nel 2022 (paziente più giovane di 27 anni), mentre nel 2023 ad oggi si parla di 76 nuovi  casi (paziente più giovane, al momento, di 38 anni). Nell’ambito del follow up oncologico da gennaio a oggi le pazienti sono state 274. Giacchè e Spirito hanno anche presentato le fasi della definizione del percorso (gruppo di lavoro PDTA, ricognizione degli spazi e quindi ricerca e individuazione di una sede idonea).

Maida Pistolesi, coordinatrice delle funzioni tecnico amministrative dei dipartimenti sanitari e funzioni trasversali dell’Azienda USL Toscana nord ovest, ha invece illustrato il percorso amministrativo che ha portato all’acquisizione del nuovo ecografo, grazie alla generosità della Fondazione Marmo, e all’allestimento dell’ambulatorio, con la collaborazione anche di Estar. Pistolesi ha fatto anche il punto sulle donazioni all’Azienda USL Toscana nord ovest: oltre 500.000 euro in totale, di cui ben 186.000 nel territorio di Massa Carrara.

Un traguardo importante, quello portato a termine dall’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia di Massa Carrara diretta da Roberto Marrai, che è stato realizzato grazie al coordinamento del Centro della Regione Toscana per la menopausa iatrogena, che ha indicato tra i suoi obiettivi quello di favorire un approccio terapeutico personalizzato alla paziente in menopausa iatrogena, oncologica e non, tramite un’efficace collaborazione ed un costante confronto tra operatori di discipline diverse in un’ottica di integrazione con il medico di medicina generale. Il percorso prevede, tra l’altro, la creazione di attività ambulatoriali con operatori “dedicati” e con tecnologia specifica,  in questo caso un ecografo di ultima generazione che, grazie all’importante contributo di Fondazione Marmo, è stato acquisito dalla struttura di ginecologia dell’ospedale Apuane in cui è stato collocato.

“In questo periodo così complesso  per la nostra sanità – evidenzia il dottor Marrai – lo staff ginecologico e ostetrico dell’ospedale Apuane si sta impegnando per dare una risposta di qualità ad un bisogno emergente e dilagante: quello delle donne che per curare malattie gravi sono costrette alla menopausa molto prima del tempo fisiologico. Questa condizione si associa talora ad una serie di disturbi che possono compromettere la qualità della vita e che possono essere affrontati e risolti dedicandovi tempo, spazio e competenza, oltre ad una speciale sensibilità che abbiamo trovato particolarmente presente in Nicoletta Spirito e Veronica Giacché, autrici  della procedura  preparata per il funzionamento della nuova attività. Nel 2023 la nostra Azienda sanitaria ha presentato questo progetto alla Fondazione Marmo che ne ha colto il valore e la portata sociale per il nostro territorio permettendoci di essere qui oggi compiaciuti per questa nuova partenza”.

“La Fondazione Marmo è stata felice di finanziare questo ambulatorio – dicono la presidente e il vicepresidente Bernarda Franchi e Matteo Venturi – perché finora non esisteva in alcuna struttura ospedaliera del territorio uno spazio dove le donne in menopausa iatrogena potessero recarsi per avere uno spazio dedicato alle loro problematiche. Finora venivano seguite nell’ambulatorio generale di follow up oncologico. Ora gli spazi e i tempi saranno migliorati, perché potranno contare su un servizio che garantisce un percorso di cura e di accompagnamento specifico nella complessa e delicata fase di passaggio verso una menopausa repentina, senza essere costrette a trasferte  in altre città  per ricevere un servizio dedicato”.

“Tra gli obiettivi della Fondazione – ricordano ancora  Franchi e Venturi – c’è il sostegno attraverso il bando di erogazioni, a progetti che supportino il servizio sanitario locale, è a quelli che possano migliorare  la qualità della vita della comunità e crediamo che questo ambulatorio vada in entrambe le direzioni e possa essere un valido e concreto aiuto per molte donne”.

Il trattamento della menopausa oncologica oltre a rispondere ad un bisogno di cura sempre più rilevante, presenta anche un grande valore comunicativo: parlare di menopausa oncologica significa non solo dare un senso al concetto di qualità di vita, ma anche e soprattutto testimoniare che oggi si può parlare di una vita dopo il cancro e porsi l’obiettivo del recupero di una pienezza di vita.