L’intitolazione di una strada o piazza a Giorgio Almirante, può diventare una buona opportunità per accelerare il percorso di pacificazione in atto da molti anni nel nostro paese , ma purtroppo arenatosi per cause legate alla fazione e all’odio espresso da alcuni partiti e associazioni ,tra queste sicuramente l’ Anpi, inutile carrozzone a cui gli Italiani pagano con i propri soldi le attività e le iniziative antifasciste in un paese come il nostro, dove il Fascismo non esiste più e se non esiste più, non ha assolutamente senso tenere in vita una associazione che non serve a nulla e a nessuno.
Non credo a questo punto che per arrivare a concretizzare la proposta di Fratelli d’Italia ci sia bisogno del benestare dell’ Anpi, anzi, sarebbe opportuno nel rispetto di tutti i cittadini con opinioni e idee diverse, spostare l’intitolazione al X Aprile ( Giornata della Liberazione di Massa ) della sala consiliare, ad altro luogo importante , proprio perché la sala del popolo non abbia connotazioni ideologiche e possa servire liberamente per i soli dibattiti e i confronti degli eletti dai cittadini su tutte le problematiche del territorio. Detto ciò sull’intitolazione della strada ad Almirante sarebbe auspicabile una condivisione unanime o comunque allargata alla maggior parte delle forze politiche per trasmettere alla città e soprattutto ai giovani, il messaggio della pacificazione e soprattutto come in questo caso, far conoscere i valori umani e politici di Giorgio Almirante.
Ricordo che nei giorni seguenti per le celebrazioni del ventennale della morte di Almirante, fu deciso di dedicare una giornata alla lettura di passi dei discorsi che aveva tenuto alla Camera dei Deputati.
Nell’ occasione Luciano Violante che poteva essere considerato tutto fuorchè un fascista, commentò :
“ Seppe condurre nell’alveo della Democrazia quegli Italiani che, dopo la caduta del fascismo e la sconfitta della Repubblica Sociale , non si riconoscevano nella Repubblica Italiana del 1948”.
Difficile dimenticare quando Almirante nel giugno 1984, sbalordì l’intero mondo politico, rendendo omaggio alla camera ardente di Enrico Berlinguer da sempre suo avversario politico.
Insomma, un uomo e un politico che si riconosceva nei grandi valori democratici e che non esitò un momento a rispondere in questo modo agli attacchi della sinistra che chiedeva lo scioglimento dell’ MSI :
“Il MSI non è totalitario, ma ritiene lo Stato diverso e superiore al partito, non è nostalgico, ma moderno, non è nazionalista, ma europeista, non è conservatore-reazionario, ma socialmente avanzato “.
Per quanto sopra, in nome dell’ Associazione che rappresento, mi unisco alla richiesta del Gruppo Consiliare dei FDI di intitolare una strada a Giorgio Almirante.
STEFANO BENEDETTI
PRESIDENTE ASSOCIAZIONE
MASSA CITTA’ NUOVA