Nella serata di ieri, a seguito dell’allerta meteo arancione, una tromba d’aria con venti a 100 chilometri orari ha colpito Torre del Lago, una frazione del comune di Viareggio. Questo evento ha causato numerosi danni alle abitazioni, danneggiando anche l’auto in sosta a causa delle tegole volanti e provocando il distacco di verande, gazebo e cancelli, specialmente nella zona di viale Marconi, vicino al sottopasso ferroviario. Una grande pianta è caduta sulla Variante Aurelia, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco per liberare la strada. Alcune strade sono rimaste chiuse a causa dei detriti sull’asfalto.

Un’abitazione in via Mazzini ha subito il distacco completo del tetto. Anche a Viareggio, in via Rosmini, il tetto di un edificio è stato scoperchiato dal vento improvviso accompagnato dalla pioggia.

Inoltre, si sono verificati danni anche a Lido di Camaiore, dove alberi sono caduti in strada, alcuni addirittura sulle abitazioni.

A Pietrasanta, forti piogge e venti intensi hanno causato il crollo di due tigli lungo viale Apua, portando alla chiusura della strada affinché le vigili del fuoco rimuovano gli alberi. Inoltre, un fulmine è caduto su piazza Carducci, causando un’interruzione di corrente nell’area circostante.

A Stazzema, un albero è caduto sulla strada tra Cardoso e Volegno, provocando disagi alla circolazione, tra cui un autobus di linea bloccato. Questa situazione aveva già suscitato preoccupazioni tra i cittadini, che avevano segnalato le condizioni di quella strada. I residenti chiedono una maggiore manutenzione e pulizia del territorio.

Infine, a Camaiore, nella zona di Montemagno, si è verificato uno smottamento di una parte di via Frascalino durante una notte di temporale tra domenica e lunedì. La strada non è di proprietà pubblica, quindi il Comune non può intervenire definitivamente per il ripristino, ma sta lavorando per una messa in sicurezza temporanea e per trasferire la strada sotto il patrimonio comunale.

A Massarosa, sono stati posizionati sacchetti di sabbia lungo l’argine di Caprile, a Massaciuccoli, a causa del rischio di esondazione del fosso dovuta alle forti precipitazioni. Gli abitanti erano preoccupati che il fosso potesse fuoriuscire dai suoi limiti.