Quando sono entrati in casa per verificare la corretta custodia delle armi, i carabinieri della caserma di Santo Stefano Magra quasi non credevano ai loro occhi: sopra alcuni mobili, in bella mostra quasi fossero dei soprammobili, c’erano due bombe a mano, un bossolo da 37 millimetri e un pezzo di artiglieria, materiale da guerra risalente alla seconda guerra mondiale.
Così, un controllo di routine operato dai carabinieri ha visto finire nei guai un pensionato di 72 anni, residente a Santo Stefano Magra, arrestato e obbligato ai domiciliari con l’accusa di detenzione di armi da guerra. Per l’uomo quasi una beffa, se si pensa che il controllo sulla corretta custodia delle armi regolarmente detenute si è concluso positivamente. Ieri mattina l’uomo è comparso davanti dal giudice per le indagini preliminari del tribunale della Spezia, Mario De Bellis, per l’udienza di convalida.
L’uomo avrebbe dichiarato al giudice che il materiale lo aveva ereditato dal padre, scampato ai campi di concentramento, e credeva non fosse pericoloso. Al termine dell’interrogatorio, il gip ha convalidato l’arresto, annullando gli arresti domiciliari e rimettendo in libertà l’uomo. Nelle prossime settimane, potrebbe essere disposta una perizia sul materiale sequestrato dai carabinieri, finalizzata a verificare l’effettiva pericolosità di quanto scoperto nell’abitazione del settantenne.
Qualora la vicenda sfociasse in un processo, l’uomo rischierebbe una condanna da uno a otto anni di reclusione.