“SCONCERTATI DA ARRIGHI FOLGORATA SULLA VIA DEL MONOBLOCCO. INVECE DI FINGERE DI LITIGARE CON L’ASL, SPIEGHI PERCHE’, CONTRARIAMENTE ALLE RICHIESTE DEI VIGILI DEL FUOCO, NON ABBIA TUTELATO LA SALUTE PUBBLICA E CONFERMI LE DELEGHE ALLA VICESINDACA CRUDELI IN CONCLAMATO ED ABNORME CONFLITTO D’INTERESSI”

Siamo sconcertati dall’ultimo appello della sindaca Serena Arrighi che si è sentita in dovere di mandare alla stampa una nota con un lungo elenco di documenti che ha chiesto all’Asl sulla vicenda del Monoblocco. In evidente crisi di consenso e al collasso politico, invece di agire nell’interesse della città con i suoi poteri in materia di salute pubblica, tutt’altro che trascurabili, si è limitata a fare il lavoro di un consigliere di minoranza chiedendo il crono-programma degli interventi (cosa non a caso già richiesta dall’ opposizione) e fingendo dissenso verso le decisioni dell’Asl.

Carrara sta morendo con la chiusura di ospedali, distretti sanitari, perdendo visite specialistiche, cure intermedie e le cure oncologiche e la sindaca non c’era, e se c’era dormiva e se non dormiva era d’accordo con l’Asl.

Oggi all’improvviso si è svegliata per mettere in atto una mistificazione della realtà. Forse pensa di essere una consigliera di minoranza che, per avere i documenti necessari al suo mandato, li chiede alle autorità preposte.

Invece la sindaca è responsabile della salute pubblica della città ed è anche presidente della conferenza zonale e quindi ha poteri molto più incisivi sia in termini formali che semplicemente come moral suasion. Essa gode anche della prerogativa di emettere ordinanze e non è affatto escluso che alcune delle tematiche oggi in discussione non potessero essere risolte con quello strumento. Tanto per fare un esempio, perché il 22 giugno, quando il comandante dei Vigili del Fuoco le chiedeva in un’email di “intraprendere tutti i provvedimenti urgenti e contingenti a salvaguardia dell’incolumità pubblica e privata”, lei non ha mosso un dito? La salute pubblica non era di suo interesse? O di sua convenienza politica?

Senza considerare poi la posizione della vicesindaca Roberta Crudeli per la quale stanno in questa fase emergendo quei conflitti d’interesse che avevamo denunciato appena una settimana fa. Con quale autorevolezza lei, dipendente Asl in aspettativa, puo’ andare dai suoi datori di lavoro a battere i pugni sul tavolo per tutelare i cittadini-amministrati in nome dei quali sta svolgendo il suo mandato da assessore per altro quando si parla del trasferimento dello stesso reparto presso il quale Crudeli lavorava?

Insomma, un pasticcio talmente grosso che il tentativo di falsificazione della realtà operato da Arrighi non puo’ certo risolvere. L’ultima beffa, che a mio giudizio rientra nelle sue intenzioni, sarebbe quella di partecipare alla fiaccolata organizzata dal Comitato di Salute pubblica.

Oltre le mistificazioni, i fatti – incontestabili – rimangono i seguenti:

  1. Il Monoblocco avrebbe avuto bisogno nell’ultimo anno di un piano di interventi per scongiurare la chiusura e il trasferimento dei servizi che l’Asl e la sindaca si sono ben guardati dal progettare o proporre;
  2. In nessuna parte del loro verbale i Vigili del Fuoco hanno affermato o sostenuto che mentre tali lavori dovranno essere realizzati il Monoblocco non potrà rimanere aperto e i servizi dovranno essere necessariamente spostati in altra sede;
  3. Al contempo gli stessi Vigili del Fuoco hanno chiesto alla sindaca di intraprendere provvedimenti a tutela della salute pubblica, che lei ha omesso;
  4. L’Asl, in accordo con la sindaca, sta proseguendo a perseguire politiche di edilizia sanitaria e non politiche sanitarie con la differenza sostanziale che le prime mettono al centro l’edilizia, il cemento e i relativi contributi da ricevere, le seconde i malati e il personale sanitario.

In conclusione, mentre Arrighi finge la folgorazione sulla via del Monoblocco, continua a lasciare le deleghe alla sanità alla vicesindaca Crudeli, in evidente e conclamato conflitto di interessi, e non attua, nonostante le sollecitazioni dei Vigili del Fuoco, i provvedimenti necessari alla tutela della salute pubblica che le norme le attribuiscono. Del resto, non è un caso se una parte decisiva del suo consenso e del suo potere derivino proprio dalla Regione e dall’Asl che oggi finge di combattere.

Il Consigliere comunale

Simone Caffaz