“Un partito diviso non va da nessuna parte”. Questo il senso del documento letto giovedì sera , dai rappresentanti del Pd massese che al congresso hanno sostenuto Giovanna Santi, in occasione della prima assemblea comunale .
L’assemblea, ha eletto il segretario e il presidente con poco più della metà degli aventi diritto. Nessuno dell’ area che ha sostenuto la Santi ha partecipato al voto. ” Con metà partito non si va da nessuna parte- hanno spiegato- e giovedì sera speriamo che sia stato chiaro a tutti.
La parte rappresentata dall’alleanza Volpi/Bugliani, ha voluto un congresso di scontro e continua , avendo vinto per poco, a ragionare in modo autoreferenziale. C’è invece, bisogno di tutti per sconfiggere le destre e tornare a vincere. Il congresso è finito, ci siamo misurati! Si torni a gestire comunemente il partito”. Il messaggio è forte e molto chiaro. Per ora da parte del neo segretario Norberto Riccardi e dai suoi sostenitori nessuna dimostrazione di apertura, tanto d’aver pensato di mettere insieme una segreteria blindata senza lasciare neppure uno spazio per quella metà di partito che in fase congressuale ha voluto sostenere una posizione diversa. Questa invece secondo gli altri non può essere la strada da percorrere .
” Le donne e gli uomini che si sono riconosciute e riconosciuti nella proposta politica e programmatica rappresentata da Giovanna Santi, candidata alla guida del Pd di Massa, prendendo atto dell’esito del confronto congressuale che si è svolto nei circoli Pd e ringraziando le centinaia di iscritte e iscritti che hanno sostenuto questa proposta, ritengono che la fase congressuale sia oggi chiusa e che il Pd, tutto insieme, debba cominciare a guardare al futuro proprio come condizione essenziale per costruire un nuovo centrosinistra civico che si sappia proporre quale alternativa di governo largo e democratico contro le destre che attualmente governano la nostra città .L’unità- spiegano nel documento- è per noi un valore e un patrimonio e crediamo che non si possa rinunciarvi a cuor leggero per inseguire logiche puramente contabili che con la politica hanno poco a che fare. Per questo invitiamo coloro che sono risultati maggioranza nei voti degli iscritti dei circoli a costruire una proposta di governo comune del Pd di Massa e a non perseguire logiche di chiusura e autosufficienza che rischierebbero di dividere il Pd e quindi di indebolire proprio la costruzione aperta e plurale di una alternativa alle destre a Massa.
Del resto, proprio la costruzione dell’unità del Pd come base su cui costruire una proposta di nuovo centrosinistra ha caratterizzato anche la conclusione del congresso provinciale che ha prodotto un governo unitario del Pd attorno al segretario Enzo Manenti. E governi unitari del Pd si hanno a Carrara, in Lunigiana e a Montignoso”. Secondo questa parte importante del Pd non è possibile perseguire nelle logiche divisive solo a Massa. Anzi sarebbe un errore politico grave cercare di continuare a perseguire un percorso di divisione dopo che il congresso ha fotografato un Pd diviso in due parti quasi eguali per voti conseguiti nei circoli fra le iscritte e gli iscritti. ” Dobbiamo ricostruire, tutti assieme, un Pd che si lasci, definitivamente e finalmente, alle spalle, le posizioni pregiudiziali, i personalismi, la vecchia ed inconcludente politica dei tesseramenti gonfiati, delle invidie. Un Pd che così possa concentrarsi alla definizione di un programma fatto di scelte politico-programmatiche chiare, innovative ed omogenee da costruire assieme alle cittadine e ai cittadini di Massa.
Insieme possiamo fare un grande e bel lavoro cogliendo appieno l’occasione, che sta rappresentando per tutto il Pd, della nuova linea politica del Segretario nazionale Enrico Letta.Per queste ragioni invitiamo chi oggi ha la responsabilità della proposta di raccogliere questa nostra proposta unitaria proprio perché essa è condizione fondamentale per guardare con fiducia ai prossimi impegni che ci attendono”. Il messaggio ai prossimi appuntamenti elettorali è chiaro. “Solo uniti possiamo farcela”!