Settantamila euro è la somma che l’Amministrazione, attraverso l’assessorato al Sociale, ha stanziato a favore delle associazioni e parrocchie del territorio per interventi di prima necessità a favore di persone in difficoltà.

L’assessora Amelia Zanti e il neo dirigente al Sociale Stefano Tonelli insieme a Bruno Ciuffi dell’associazione Misericordia, Almo Puntoni della Caritas Diocesana, don Giuseppe Cipollini della Madonna Pellegrina, d’accordo anche con Giorgio Ricci in rappresentanza della Croce Rossa di Massa, hanno messo a punto gli ultimi dettagli e dato vita al Tavolo Solidale, il progetto voluto dall’Amministrazione con l’obiettivo di aiutare con sostegni di prima necessità le persone più in difficoltà tramite il riconoscimento di contributi alle realtà associative e parrocchie del territorio.

Il progetto – spiega Zanti – nasce dalla volontà dell’Amministrazione di intercettare i bisogni del territorio e di raggiungere chi, per pudore, pur trovandosi in stato di bisogno, non si rivolge direttamente ai servizi sociali del Comune e resta ai margini della nostra comunità. Le parrocchie (sono trentatré quelle presenti su Massa) così come associazioni quali Croce Rossa e Misericordia hanno invece una percezione diretta della realtà locale e possono contare su una rete capillare di volontari in grado di raggiungere chi, sul territorio, si trova più in difficoltà

Attraverso la stipula di convenzioni di collaborazione il Comune impegna 70mila euro di risorse proprie come contributi a favore delle citate associazioni di volontariato e della Caritas Diocesana che a loro volta si impegnano a fornire, nelle modalità che terranno più opportune, aiuti alimentari e beni di prima necessità alle persone e alle famiglie che riconoscono in difficoltà presenti nelle realtà in cui operano.

“ Non sono i bisognosi che vengono da noi ma noi che andiamo da loro” hanno sintetizzato Bruno Ciuffi e Almo Puntoni che hanno convenuto una serie di regole pratiche e una forma coordinamento anche digitale fra associazioni di volontariato e parrocchie per la distribuzione concreta degli aiuti ed evitare ogni abuso da parte di eventuali profittatori.

La somma messa a disposizione dal Comune sarà devoluta in modo equo ad associazioni e parrocchie che rendiconteranno quando speso ma potranno attivare le forme di sostegno dirette che riterranno più opportune per la fornitura di generi alimentari e beni di prima necessità alle

le persone in difficoltà in coerenza coi limiti di reddito Isee stabiliti per i beneficiari delle esenzioni TARI.