“Siamo molto dispiaciuti per i disagi che la popolazione residente nelle zone sotto ordinanza sta affrontando, specie in inverno dover uscire di casa per approvvigionarsi di acqua potabile è un sacrificio: tuttavia siamo convinti di aver agito con correttezza e in maniera assolutamente tempestiva, con l’unico obiettivo di salvaguardare la salute pubblica. Abbiamo l’importante responsabilità di fornire un servizio al rubinetto di qualità e con scrupolo mettiamo in campo tutte le azioni necessarie a raggiungere questo obiettivo. La prevenzione è stata possibile solo grazie al monitoraggio continuo degli impianti da parte dei nostri addetti, che dovrebbero essere davvero ringraziati.” dichiara il Consiglio di Amministrazione di GAIA S.p.A.
“Invece ci rincresce, come spesso accade, dover constatare che qualcuno sfrutta questi eventi per mettere in cattiva luce le istituzioni o GAIA, distorcendo le informazioni: noi abbiamo fatto il possibile per mettere in sicurezza la popolazione, perché questo deve fare un gestore idrico. Se da un lato, senza fare distinzioni tra il giorno e la notte, insieme ai nostri dipendenti fronteggiamo un’emergenza, dall’altro ci troviamo parallelamente a dover ritornare sugli argomenti per smentire dichiarazioni di alcuni su quanto accade. Una di queste riguarda la presunta mancata comunicazione sui parametri sforati: semplicemente non ci sono stati parametri sforati, perché abbiamo agito, come detto più volte, in via cautelativa, non appena abbiamo riscontrato l’anomalia nel serbatoio San Carlo. Come ribadito, le analisi di routine sui punti di campionamento dei giorni precedenti non avevano evidenziato sforamenti, erano tutte regolari e oggi possiamo aggiungere che le ulteriori analisi che stiamo conducendo (finora abbiamo analizzato parametri relativi al 15 e 16 dicembre) sono ugualmente buone. Tuttavia abbiamo agito in coscienza preferendo la ripetizione dei campioni a seguito del problema al serbatoio.”
“Da subito ci siamo attivati effettuando ripetuti campionamenti e mettendoci in contatto con USL e Comune: il nostro lavoro su questo fronte continua finchè non verrà superata l’emergenza. Appena avremo i risultati completi di tutte le analisi procederemo alla richiesta di revoca.”