Primi risultati sulla stagione turistica 2021 in provincia di Massa-Carrara
L’Istituto di Studi e Ricerche, azienda speciale della Camera di Commercio di Massa-Carrara, ha condotto un’indagine rapida, nella prima settimana di agosto, presso le attività turistico-ricettive della provincia per capire gli andamenti della stagione turistica 2021 e le aspettative degli operatori nei confronti della fine dell’estate e dell’anno.
L’indagine è partita dalla consapevolezza che il 2021 potesse rappresentare l’anno della ripartenza dopo la grande “batosta” subita dal settore con l’esplosione della pandemia da Covid-19. Altrettanto interessante era capire se, alla luce della nuova normativa sul green pass, le nostre attività turistiche avessero subito qualche rallentamento nelle prenotazioni per il mese di agosto e settembre. E’ stato chiesto altresì agli operatori se stanno avvertendo un ritorno delle presenze straniere dopo la debacle del 2020.
L’indagine ha toccato tutti i principali ambiti turistici, ovverossia:
– Alberghi
– Campeggi
– B&B e affittacamere
– Agriturismi
– Case per ferie, per vacanze e alloggi privati
– Altre strutture ricettive
– Somministrazione (ristorazione, pizzerie, bar-pub)
– Stabilimenti balneari
– Servizi direttamente connessi al turismo (agenzie viaggi, tour operator, guide turistiche…)

Questi i primi risultati che sono emersi, “pesati” sulla base dell’importanza relativa di ciascun comparto.

Il settore del turismo in generale ha avuto una crescita del fatturato, nei primi 7 mesi del 2021, del +13% e le proiezioni delle nostre attività su tutta l’annualità confermano tale trend. Questo andamento è frutto, in modo particolare, di un aumento dei fatturati del +15% nel bimestre giugno-luglio che ha dato impulso all’occupazione (+2,5%).

La prima novità è rappresentata dal fatto che però non vi è omogeneità tra i due ambiti turistici del territorio: si evidenzia in particolare come le attività della Lunigiana nei primi 7 mesi dell’anno abbiano registrato addirittura una flessione del giro d’affari rispetto allo scorso anno del -2%, malgrado la leggera ripresa di giugno-luglio (+1,5%). Più confortante la proiezione sull’intera annualità, che vede un buon recupero dei tendenziali dalla fine dell’estate, per chiudere con un aumento generale del +7,5% rispetto al 2020.

Nella zona di costa, invece, gli andamenti registrano crescite a doppia cifra percentuale nei primi 7 mesi, spinti prevalentemente dall’ottima performance di giugno-luglio (+22%). Sull’intero anno questo trend dovrebbe un po’ rallentare, ma chiudere comunque con un buon +16% ed un impulso sull’occupazione di quasi il +4%.


Per quanto concerne i vari comparti, si segnala in generale una forte ripresa del settore alberghiero nei primi 7 mesi dell’anno, che si è concretizzata soprattutto tra giugno-luglio (+42%) e che consente di recuperare quasi interamente le perdite dell’anno precedente. Anche l’intera annualità dovrebbe attestarsi su valori di crescita molto elevati (+31%).
Appare faticare, invece, ancora l’extralberghiero, sia nei primi 7 mesi dell’anno, sia sull’intera annualità, tanto che non si dovrebbe andare oltre un incremento del +3% rispetto al 2020.

Dalla nostra rilevazione anche la somministrazione sembra continuare ad essere in sofferenza, ma rispetto a questo comparto rimetteremo dati più precisi nei prossimi mesi, data la bassa partecipazione delle imprese a questa specifica indagine.
Se il turismo in senso stretto sembra essere in ripresa, soprattutto, come visto, sull’alberghiero, gli effetti di trasmissione a cascata sui servizi turistici e sugli stabilimenti balneari non sembrano andare di pari passo.

Entrambi i comparti nei primi 7 mesi hanno denunciato una leggera flessione del fatturato, alla luce anche del fatto che la stagione è partita abbastanza in ritardo (non prima di maggio), ma si confida soprattutto sui mesi di agosto e settembre per recuperare e chiudere in positivo (attorno al +7%).
A proposito dei mesi di agosto e settembre abbiamo chiesto agli operatori come prevedono che andrà il loro fatturato in quel bimestre, alla luce anche delle nuove normative sul green pass che sembrano stiano frenando i pernottamenti del settore.

Ebbene, se guardiamo alle attività alberghiere ed extralberghiere, gli ottimisti e i pessimisti si equivalgono, a rimarcare che tale bimestre dovrebbe attestarsi all’incirca sui livelli dell’anno passato. Si segnala a tal proposito una minor fiducia dell’extralberghiero rispetto al comparto alberghiero, visto che in tale comparto i pessimisti superano addirittura gli ottimisti.

Molto negative anche le previsioni degli operatori della ristorazione che, come noto, rischiano di essere tra quelli più colpiti, vista la richiesta di esibizione del “certificato verde” per le attività che si svolgono al chiuso.
Meglio invece le aspettative su agosto-settembre da parte dei balneari e di coloro che offrono servizi collaterali al turismo, come denuncia la ripresa attesa dei fatturati per l’annualità, dopo le difficoltà dei primi 7 mesi.

Agli operatori è stata chiesta anche la percezione sul ritorno degli stranieri sul nostro territorio, dopo la forte contrazione del 2020 (-64% delle presenze). Circa il 50% di essi ne rileva un incremento, a fronte di un 26% che invece ne osserva una diminuzione. Questo ritorno del turista internazionale viene osservato in modo particolare dagli operatori del comparto alberghiero.

E’ stato chiesto infine di fornire una valutazione della stagione 2021 rispetto a quella pre-covid. A detta degli operatori, nonostante la buona stagione in corso, siamo ancora lontani dal raggiungere quella del 2019: il 60% degli imprenditori considera il 2021 ancora peggiore e solo il 17% migliore di quella di due anni fa. Le situazioni più ottimistiche si intravedono soprattutto nelle strutture ricettive, fors’anche per un miglioramento, come visto, delle presenze straniere, mentre nei servizi collaterali e nella ristorazione il 2019 appare ancora lontano dall’essere raggiunto.

<<Questi risultati sulla stagione turistica 2021 ci confortano particolarmente dopo l’anno davvero durissimo passato dai nostri operatori con l’esplosione della pandemia>> commenta il Commissario della Camera di Commercio, Dino Sodini, che aggiunge <<Ci tengo a ringraziare, a nome dell’ente camerale, i tanti imprenditori che hanno partecipato alla nostra indagine perché in piena stagione non era affatto scontata una loro disponibilità, data peraltro in pochissimo tempo>>.
<<Conforta vedere che vi sia una ripresa del turismo anche straniero, che dà una boccata d’ossigeno ai nostri operatori, anche se sappiano che il traguardo per raggiungere la situazione pre-covid è ancora lontano e vi sono comparti come i servizi collegati al turismo che sono ancora in sofferenza>> dichiara il Presidente dell’ISR, Vincenzo Tongiani