La città di Massa piange Fausto Manfredi. Il noto imprenditore nel settore lapideo, nonché ex presidente della Massese, se n’è andato ieri pomeriggio all’età di 80 anni dopo una lunga battaglia contro una malattia che lo aveva colpito da tempo e che Manfredi ha affrontata sin dall’inizio con coraggio.La notizia della sua scomparsa ha immediatamente varcato i confini dell’ ospedale delle Apuane dove Manfredi era ricoverato, suscitando commozione e cordoglio nelle tante persone che gli volevano bene. E sì, perché l’ex presidente della Massese, era, certamente, stimato e rispettato, ma, ancor più, amato.
Le innumerevoli manifestazioni di affetto che ieri hanno inondato la rete nei profili legati alla tifoseria bianconera, bastano per comprendere come Manfredi fosse entrato nel cuore di tutti, grazie ad un carattere sempre allegro e coinvolgente. Padre di cinque figli, era titolare della Travermarmi, nota azienda che ancora opera nel settore del marmo e che oggi è guidata dai figli; in particolare, dal figlio Paolo.
E allora lo vogliamo ricordare così, portato in trionfo al termine della partita con l’Alessandria davanti a 10mila massesi che, in quel lontano 1991, decretò la storica promozione della Massese in serie C1.
Un legame forte, quello di Manfredi, con la sua città, con i suoi dipendenti e con i tantissimi amici con cui, appena possibile, condivideva cene e serate, dando sfogo alla sua viscerale passione per il canto, accompagnata da una grande generosità. Negli ultimi anni, prima dello scoppio della pandemia, il “Presidente” non mancava mai alla “Festa dell’orgoglio Massese – Memorial Nino Vita”, che ogni anno veniva organizzata per riunire il gruppo di giocatori che, appunto, nella stagione 1990/91 furono protagonisti di quella storica cavalcata e che per Manfredi erano quasi dei figli, ragazzi diventati uomini che ieri hanno manifestato tutto il loro dolore assieme ai tifosi. In poche parole, se n’è andato un importante pezzo di storia della Massese, che da oggi entra di diritto nel libro dei ricordi più belli e difficili da dimenticare nella centenaria storia del sodalizio bianconero. Peraltro, a poca distanza dall’addio di Giuliano Zoratti, proprio l’allenatore che portò i bianconeri in C1
.Oltre ai risultati sportivi, il lustro di presidenza targata Fausto Manfredi ha agevolato l’ingresso nel grande calcio di diversi giocatori, senza dimenticare la vendita del giovane portiere Luca Pastine al Toro per circa un miliardo di vecchie lire. Ora però è il momento del silenzio e delle lacrime; è il momento di accompagnare garbatamente il “Presidente” sulla soglia del suo ultimo viaggio, domani, alla Chiesa dei “Servi di Maria” a Marina di Massa, dove si svolgerà il funerale.
-Il Tirreno –