Un malore improvviso mentre dormiva nel suo letto e se n’è andato per sempre. E’ morto così ieri mattina, 24 anni non ancora compiuti, Leopoldo Tragni. Una fine impossibile da accettare per un ragazzo speciale, un giovane uomo che con l’impegno e l’intelligenza era già riuscito a trovare la propria strada nel mondo. Leopoldo Tragni aveva frequentato il liceo classico ‘Repetti’, ma appena finita la scuola non aveva avuto paura di mettersi in gioco, salire su un aereo e partire per andare a costruirsi il suo futuro. La meta prescelta in questo caso era stata Glasgow dove in tempo di record si era laureato e aveva acquisito un bagaglio di esperienze tali che, una volta tornato in Italia, gli avevano permesso di trovare subito un lavoro. Leopoldo, nonostante ancora giovanissimo, era consulente in un’importante azienda di Lucca e anche ieri mattina si sarebbe dovuto recare al lavoro, ma la sua sveglia ha continuato a suonare a vuoto perché lui, purtroppo, non c’era già più.
Il destino ha deciso di portarlo via senza nessun preavviso, dopo una serata tranquilla passata davanti a una consolle a giocare con gli amici di sempre che ora non si danno pace per una ferita destinata a non richiudersi mai del tutto. Non appena la notizia della morte di Leopoldo ha iniziato a rimbalzare sui cellulari nella tarda mattinata di ieri in molti hanno sicuramente pensato si trattasse di uno scherzo macabro: impossibile che Leo si fosse spento così, improvvisamente, senza senso; impossibile che quel ragazzo brillante, quello che tra tutti era stato il primo a laurearsi e che ora era pronto a ritagliarsi il suo posto nel mondo non ci fosse più. Purtroppo però era tutto vero ed ecco allora che in tanti, tantissimi di questi uomini con il volto ancora da bambini ieri hanno voluto stringersi attorno alla famiglia di Leopoldo: alla mamma Elizabeth, insegnate di inglese molto conosciuta in città, al babbo Antonio, dipendente de “Il Fiorino”, e al fratello Edoardo.
Ieri per tutto il giorno il viavai verso l’obitorio di Monterosso è stato continuo, un mesto corteo fatto di ragazzi, ma anche dei colleghi del Fiorino e dei tanti amici della famiglia e dei genitori che in questo modo hanno voluto ricordare Leopoldo, ma anche provare a stare vicini l’uno all’altro e cercare, condividendolo, di rendere meno acuto il dolore. La salma resterà ancora oggi all’obitorio e poi domani alle 15 alla chiesa della Perticata si terranno i funerali