L’intervento sull’erosione manifestato pubblicamente attraverso gli organi di informazione dall’Assessore Regionale Monia Monni , è da considerarsi fuori luogo per due motivi. Prima di tutto perchè i fenomeni di erosione della costa apuana sono iniziati molti anni fa a partire dalle grandi mareggiate come quella del 1949 e così a seguire molte altre volte nel corso degli anni.Il secondo motivo scaturisce dal fatto che il Sindaco Persiani e l’ Amministrazione Comunale, si sono insediati solo due anni e mezzo fa e quindi difficilmente possono essere considerati responsabili alla pari di un Centro Sinistra, che nel merito non ha mai ottenuto dei risultati positivi, nonostante abbia speso inutilmente somme da capogiro e governato la Regione da sempre. Il problema sta proprio in questi termini. Non sono tanto i fondi investiti negli anni nella lotta all’erosione a fare la differenza, ma la dimostrata incapacità di mettere in atto progetti e strategie efficaci, infatti, la storia ci racconta di situazioni paradossali ed addirittura imbarazzanti, legate proprio ai soldi pubblici gettati al vento.Durante l’era Pucci furono spesi ben 10.000.000.000 di lire e successivamente ne furono spesi 3.147.912,00 euro per l’installazione di 7 km di inutili geotubi, che in breve si staccarono dal fondo marino rompendosi e tornando verso la riva come balene arenate. Non possiamo neanche dimenticare gli interventi di recupero e di riequilibrio del litorale dei Comuni di Massa e Montignoso nel tratto compreso tra il Fiume Frigido e il Fiume Versilia, per un importo pari ad euro 14.650.000,00, oltre IVA.
Tutti lavori inutili e costosi che sono stati pagati con i soldi dei cittadini. La situazione, ad oggi, non è cambiata e assistiamo costantemente a mareggiate che continuano imperterrite a mangiare la costa con l’ aggravante dell’ aumento dell’ erosione, che attualmente interessa fortemente anche il versante versiliese. Ampliamento del Porto di Marina di Carrara, correnti confluenti, erosione naturale ? Il dibattito intanto continua ma la soluzione non è ancora stata individuata e nel frattempo a pagarne le conseguenze sono gli imprenditori locali, che hanno investito sul settore balneare e turistico, subendo direttamente e personalmente le conseguenze di una politica regionale palesemente fallimentare.
Bene avrebbe fatto l’ Assessore Monni a tacere, quanto meno per rispetto della nostra cittadinanza ed il consiglio spassionato, è quello di cambiare mestiere, perché l’ Assessore non viene pagato per sparare pubblicamente castronerie sui giornali o sui social, ma per averne dei ritorni economici ed ambientali positivi, favorevoli e di diretto interesse economico del territorio e delle categorie coinvolte.
STEFANO BENEDETTI
VICE COORDINATORE PROVINCIALE
DI FORZA ITALIA