Chiedo alla Regione Toscana e in primo luogo al presidente Eugenio Giani e alla neo assessora all’Ambiente Monia Monni di intervenire e di farlo al più presto. E’ necessario fermare la costruzione di quella che sarebbe un’opera deleteria per tutta la città di Massa: una muraglia alta 5 metri lungo il nostro fiume Frigido. Chiedo che, prima di far procedere ancora i lavori, si prendano il tempo per studiare la messa in sicurezza del fiume e analizzare le alternative possibili che ci sono e che sono molto meno impattanti di un muro di cemento armato”, è l’appello che la la deputata Pd e presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Martina Nardi, invia al neonato governo della Toscana a proposito della costruzione del muro sul Frigido i cui lavori sono partiti nei giorni scorsi.
“E’ un progetto sbagliato – spiega la presidente Nardi – perché tende a murare il fiume con pareti di cemento armato alte 5 metri. E’ l’esatto opposto di quello che serve a Massa e cioè riappropriarsi del proprio fiume e non chiuderlo con un muro di cemento. Tutto questo non si sposa con un’idea della città in cui il parco fluviale del Frigido è una risorsa che va sviluppata e non mortificata”.
“E’ particolarmente grave – conclude la deputata Pd – l’atteggiamento dell’amministrazione comunale di Massa che invece di difendere e sviluppare il legame della comunità col proprio fiume pensa a murarlo. E’ ancora più grave se ripensiamo alle parole con cui il sindaco Persiani, poco dopo l’insediamento, aveva garantito che il progetto sarebbe stato rivisto e ristudiato. Una promessa a tutta la città che non ha mantenuto. Le soluzioni alternative al cemento armato ci sono e gli sono state anche presentate. Si tratta di ipotesi molto meno impattanti, che non sconvolgono definitivamente il fiume Frigido, ma lo governano con equilibrio. Si può allargare l’alveo del fiume e con il dragaggio si può abbassarne il letto e si può costruire una cassa di espansione per prevenire eventuali esondazioni al posto del vecchio depuratore delle Querce. Tutte opere che in altre parti della Toscana hanno dato ottimi risultati sia dal punto di vista della sicurezza che dell’ambiente”.