Era stata inaugurata il 6 marzo scorso, qualche giorno prima del blocco totale di ogni attività per il Covid-19 che ne aveva causato l’immediata chiusura.

Adesso, superata la fase critica della pandemia, sarà possibile tornare a visitarla per tre giorni.

Dal 24 al 26 luglio 2020 (orario dalle 18 alle 23), seppure con alcune prescrizioni, riapre infatti nelle sale della ex presidenza del Palazzo Ducale di Massa la mostra fotografica “Terra Tostada”.

 

E’ il racconto per immagini, fatto da Luca Romano,  che documenta la tosatura delle pecore nei grandi allevamenti familiari della Sardegna.

Un rito descritto attraverso le suggestioni del bianco nero che mescola antiche tradizioni all’attualità di una professione ora gestita dalle nuove generazioni: figli, nipoti e pronipoti. Stesse abitudini tramandate, soliti ritmi, movimenti ricalcati identici per come visti e rivisti fare dai capostipiti delle famiglie d’allevatori. I tosatori sono instancabili, precisi e veloci. Riescono a tosare una pecora in un minuto. Silenziosi ed efficaci.

Una gestualità appresa dall’infanzia che diventa una professione senza  soluzione di continuità e catapulta dentro un mestiere antico che s’impara solo attraverso l’eredità del sangue e degli affetti familiari. Duro come le pietre della Sardegna, come i ritmi imposti dal mercato; fatto di sudore e sacrificio come altri mestieri: più di altri mestieri.

Alla festa della tosatura, come per fine del raccolto, la festa per ringraziare i collaboratori e la generosità della terra; sorrisi, aromi e mani operose. Ospiti che arrivano di continuo, amici da accogliere con un ricco banchetto. Tutti sono i benvenuti. Si aiutano e la ricompensa è la tavola, dove si scambiano due chiacchiere tra uno stornello e l’altro. Qualcuno porta i suoi strumenti musicali: un’armonica, lo zufolo del pastore o lo scacciapensieri. Il fuoco acceso serve per cuocere la Sa Cordula fatta con le interiora della pecora, il maialino e il castrato di agnello. Mentre si cucinano pane e seadas.

All’aperto i vecchi mezzi agricoli sembrano antichi guardiani del posto. E la successione delle azioni per la tosatura fissati negli scatti di Luca Romano, diventa il pretesto per raccontare l’anima segreta di una Sardegna antica, lontana dal mare e dai ritmi vacanzieri.

 

Nel rispetto delle prescrizioni adottate per il Covid-19 l’accesso alla mostra sarà contingentato ad un numero massimo di persone alla volta, dopo la rilevazione della temperatura e la registrazione dei dati.

È possibile prenotare la visita chiamando il numero 348 0162409