
L’indagine sui carabinieri di Aulla si è chiusa con un indagato illustre iscritto dalla procura di Massa Carrara nel registro degli indagati assieme a molti altri colleghi. Si tratta del comandante dei Carabinieri Valerio Liberatori, arrivato nella provincia apuana circa un anno fa. Le indagini, coordinate dal procuratore Aldo Giubilaro e dal sostituto procuratore Alessia Iacopini, avevano portato, lo scorso giungo all’arresto o sospensione di quattro carabinieri accusati di pestaggi, violenze sessuali, intimidazioni ed abuso d’ufficio all’interno delle caserme di Aulla e Albiano Magra. Il fascicolo per la conclusione delle indagini è stato depositato in questi giorni e il numero dei carabinieri sarebbe aumentato: 37 sarebbero in totale i militari indagati e ben 189 i capi di imputazione complessivi. Quella del comandante però è ritenuta una posizione del tutto marginale rispetto al quadro complessivo dell’inchiesta. Non si sbottonano dalla procura, nessuna dichiarazione in merito; solo un richiamo ad un’Arma in cui la maggioranza degli appartenenti svolgono un lavoro da apprezzare e stimare. Il colonnello, da pochi giorni non era già più alla guida del comando provinciale apuano, ma il suo trasferimento nulla ha a che fare con l’indagine; è stato chiamato per ricoprire altrove un incarico di prestigio.