
Questa mattina ho occupato la Presidenza del Consiglio Comunale per protestare contro la perenne mancanza del numero legale che ci impedisce di svolgere il ruolo di consiglieri a favore della nostra comunità. La cosa diventa ancor più preoccupante quando saltano i provvedimenti importanti come la ” Definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti ” che porta la scadenza del 31 agosto ed è un importante strumento che da una parte permette di regolarizzare le posizioni dei debitori e dall’altra al comune di introitare denaro che, altrimenti,
Molto difficilmente finirebbe nelle casse pubbliche. Ebbene, ieri con la mancanza del numero legale il rischio reale c’è stato, salvo poi l’ immediata reazione dell’ Amministrazione Comunale che stamani ha fatto pervenire una nuova convocazione, però, straordinaria, per giovedì 31 agosto, ultimo giorno utile per l’ approvazione di questo provvedimento. Se domani la maggioranza farà mancare nuovamente il numero legale, il Sindaco si dovrà dimettere e rimettere il mandato agli elettori, perché significa che ormai la situazione è troppo logorata dal.e lotte intestine del PD e non più gestibile o controllabile dal Sindaco e Giunta . Anzi, un eventuale perdurare della situazione di paralisi del consiglio, potrebbe determinare gravi danni a tutta la nostra comunità, per cui se non si dovesse dimettere, mi farò carico per la seconda volta di inoltrare al Prefetto la richiesta di commissariamento per gravi motivi che possono ricadere negativamente sulla cittadinanza con tutte le conseguenze del caso. Con l’occupazione della Presidenza del Consiglio ho voluto sensibilizzare il Presidente Ceccotti al problema, invitandolo ad intervenire nei confronti di tutti i consiglieri per richiamarli al proprio dovere e quindi a garantire il numero legale almeno per le pratiche più importanti, poiché non è accettabile che la frattura interna al PD determini gesti di pura irresponsabilità come quello di bloccare i consigli, come è successo in questi ultimi mesi facendo mancare il numero legale per decine di volte.
Stefano Benedetti