Esenzione dal canone di concessione per gli over 65 che curano orti sociali nelle aree del demanio idrico ed esclusione di futuri aumenti delle imposte regionali per i soggetti economicamente svantaggiati. Passa all’unanimità una mozione in merito ad “esenzioni e agevolazioni concernenti il canone per la concessione di beni del demanio idrico ai fini dell’orticoltura sociale”, presentata dai consiglieri del Partito democratico Mazzeo, Marras, Giovannetti, Bezzini, Nardini e Anselmi. Il testo, come ha spiegato il capogruppo Leonardo Marras nell’illustrazione all’Aula, impegna la Giunta regionale “a valutare l’introduzione di specifiche esenzioni del canone di concessione per i cittadini oltre 65 anni di età che utilizzano tali aree per l’orticoltura a livello amatoriale con finalità sociale e non economico commerciale”; ancora, a escludere “futuri aumenti delle imposte regionali sulle concessioni dei beni del demanio idrico e relative aree, nonché a valutare la fattibilità di introdurre forme di agevolazione” per i soggetti economicamente o socialmente svantaggiati; a valutare “la possibilità di determinare un valore economico del canone di concessione che, data la valenza positiva di tali azioni, incentivi l’attività di manutenzione degli argini e sponde di corsi d’acqua appartenenti al demanio idrico fissando riduzioni o agevolazioni per le categorie di soggetti che svolgono tali attività”.
“Il demanio idrico è un tema vastissimo – ha spiegato Marras –, si possono verificare casi in cui si trovano accanto, come concessionari, Enel e il pensionato dell’orto sociale. L’azione attuata nei mesi scorsi per uniformare la determinazione dei canoni per l’utilizzo del demanio idrico ha determinato disparità e prodotto effetti dirompenti”. Il problema, ha spiegato Marras, “è diventato in molti casi la sostenibilità di questi rincari. Con questa mozione, vogliamo dare una risposta ai soggetti più deboli, che hanno avuto in concessione il piccolo appezzamento per l’orto sociale. Questo è possibile, anche perché le previsioni di entrata nella legge di bilancio che abbiamo variato nell’ultimo Consiglio scorso ci dicono che è possibile fare un ribilanciamento del tariffario dei canoni concessori”.
Il capogruppo di Sì-Toscana a sinistra Tommaso Fattori ha annunciato “il voto favorevole a questa ottima mozione del gruppo del Partito democratico. L’uniformazione dei canoni è una strada sbagliata, apre problemi sui quali bisogna intervenire”. Voto favorevole annunciato anche da Gabriele Bianchi, che a nome del Movimento 5 stelle, ha evidenziato “il pasticcio della Regione sulle imposte per le concessioni sul demanio idrico. La legge regionale che imponeva la riscossione del demanio idrico era andata nel dimenticatoio per dieci, forse venti anni. Sono forse una trentina i milioni che mancano alle casse regionali per le mancate riscossioni. Ora la Giunta è corsa al riparo, con una legge ad hoc e un condono in salsa berlusconiana. Ci domandiamo se qualcuno pagherà per questi mancati incassi. Giusto che gli anziani non paghino tale imposta. In questo caso, il Pd ha dimostrato la capacità di cambiare, assicuriamo il nostro appoggio a questa mozione”.