
Apertura straordinaria per l’Archivio di Stato di Massa e per la sezione di Pontremoli che domenica prossima, 9 ottobre, apriranno le porte nell’ambito della “Domenica di Carta”, l’iniziativa nazionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che prevede l’apertura di archivi e biblioteche statali allo scopo di valorizzare l’importante patrimonio conservato in questi istituti. L’archivio di Massa e la sezione di Pontremoli apriranno i battenti dalle 9.00 alle 13.00. Sarà possibile usufruire dei normali servizi delle sale di studio (consultazione documenti, consulenza, riproduzione), ma sarà anche possibile effettuare visite guidate agli istituti. In entrambe le sedi sono sempre visitabili (e lo saranno fino a inizio primavera) le due mostre dal titolo “Emigrazione e immigrazione in terra apuana nel XIX e XX secolo”, un viaggio nel passato, tra passaporti estensi, statistiche dei movimenti della popolazione di fine ‘800, relazioni prefettizie, norme comportamentali da tenere all’estero, circolari ministeriali dell’età fascista. A Pontremoli sono invece esposti documenti dell’età napoleonica, del comune e dell’ospedale di S.Antonio abate. Due mostre documentarie che vogliono stimolare alcune riflessioni, che mettono a fuoco i movimenti migratori che hanno visto molti carraresi, massesi e lunigianesi fare la valigia per cercare fortuna in Europa o addirittura in altri continenti. Numerosissimi quelli che hanno raggiunte l’America meridionale, specialmente Brasile e Argentina, ma è documentata anche una forte emigrazione in molti paesi europei, soprattutto Francia, Belgio e Germania. Ma ci sono anche quelli che dall’estero sono venuti all’ombra delle Apuane come le famiglie di industriali inglesi che sono venute a lavorare il marmo portando anche importanti innovazioni tecnologiche, o come chi dalla Svizzera ha portato le delizie dei propri prodotti alimentari. Un tuffo nel passato per ricordare e capire, ai tempi in cui per andare a Genova o a Roma occorreva il passaporto perché l’Italia unita era ancora un sogno di pochi. A Massa sono in mostra anche volumi in lingua esperantista su emigrazione e immigrazione, conservati nella biblioteca nazionale di esperanto che ha sede proprio nell’Archivio di Stato.