Purtroppo la pioggia non servirà a far resuscitare le varie piantine, poste alla rotonda della Misericordia, oggi Piazza Unità d’Italia, formanti la scritta “Massa”. Il desolate spettacolo, a cui l’Amministrazione sembra indifferente, ha destato lo sdegno e la rabbia di molti cittadini i quali hanno chiesto, alla nostra Sezione, di intervenire per denunciare questo inaccettabile status quo e per sollecitare un celere intervento di ripristino del decoro urbano .

Non crediamo che questa trascuratezza possa essere giustificata con l’asserita mancanza di risorse: se non vi fossero denari per la cura di una rotonda potremmo chiudere il Comune,significherebbe che non vi sarebbero soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti comunali.

Ad ogni modo, visto il Bando, poi ritirato, per la gestione dei parchi, divenuto di affidamento dei Punti Ristoro, ci sembra che l’Amministrazione speri di ricavare dai giardini pubblici che non sono né cave ne stabilimenti balneari, concessi ai privati, risorse consistenti da impiegare, dobbiamo sperare, almeno in parte, all’arredo urbano.

Purtroppo la realtà dimostrerà che i costi per mantenere in ordine ed in buono stato un parco sono tali da rendere poco attrattivi i punti ristoro, i chioschi che si trovano in alcuni parchi cittadini specie se i gestori dovranno occuparsi delle potature degli alberi ad alto fusto, dello spurgo dei bagni pubblici e di altre opere di straordinaria manutenzione i cui costi possono essere sostenuti con un piano di ammortamento di diversi anni.

L’aver privilegiato l’aspetto economico, tra l’altro, mette in estrema difficoltà le Organizzazioni non lucrative di utilità sociale che, se da un lato hanno un grande patrimonio di volontari, dall’altro non hanno casse tali da competere, se mai ve ne fossero, con soggetti privati intenzionati a ricavare, dal bene pubblico, laddove vi sia la possibilità, legittimamente, guadagni.

Una città, un paese che mette nelle mani dei privati dei beni della collettività dovrebbe dotarsi di controlli attenti e puntuali per verificare che il patrimonio comune venga ben gestito, preservato e che il gestore non venga meno agli obblighi che giustificano il suo guadagno; purtroppo l’esperienza, come evidenzia il caso della rotonda in oggetto, ci dice che la gestione ed il controllo pubblico sono ancora manchevoli.

Una parte del ricavato degli affidamenti andrà, probabilmente, ai parchi privi di punto ristoro che, in alcuni casi, ricevono contributi in misura non proporzionata alle loro dimensioni; aree in cui vengono, legittimamente, organizzate sagre gastronomiche o manifestazioni di vario genere che, auspicabilmente, dovrebbero contribuire al mantenimento di queste aree disagiate.

Cogliamo l’occasione, infine, per segnalare che molte luci della rotonda in questione, al calar del sole, rimangono spente cosicché il buio regna sovrano sulla strada; i cittadini, come questa sezione, si augurano che oltre alla rotonda si illumini anche chi governa il territorio affinché l’immagine della città torni a risplendere.

Italia Nostra – Bruno Giampaoli