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sabato, 17 settembre, 2016

https://www.antenna3.tv/2016/09/17/droga-ai-teenager-controlli-nelle-scuole-parte-loperazione-delle-forze-dellordine-con-le-unita-cinofile/

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Droga ai teenager, controlli nelle scuole Parte l’operazione delle forze dell’ordine con le unità cinofile.

di  Redazione web

L’allarme lo ha lanciato il procuratore capo in persona: Aldo Giubilaro ha consigliato ai genitori degli adolescenti di tenere gli occhi aperti perché dai dati forniti dalle forze dell’ordine si capisce che nella provincia apuana esiste un fenomeno preoccupante. Quale? Il consumo di stupefacenti da parte di teenager che sono poco più che bambini. Quattordici o quindici anni al massimo bastano per provare a fumare il primo spinello.

Se ne sono accorti sia i poliziotti sia i carabinieri che in questi mesi hanno indagato sul mondo dello spaccio sequestrando piante di marjiuana o panetti di hashish pronti per essere messi sul mercato. E tenendo sott’occhio corrieri e pusher hanno scoperto che sono sempre più giovani i clienti che si rivolgono a loro. Una trentina quelli che sono stati segnalata negli ultimi mesi, con tanto di convocazione di mamme e di papà i n caserma, commissariato o questura. E come qualche anno fa è pronta a partire un’operazione di prevenzione davanti alle scuole superiori di Massa e di Carrara. Con uomini in divisa e unità cinofile. Perché è il momento di dire basta. L’inizio dell’anno scolastico porterà proprio a un giro di vite davanti ai cancelli degli istituti. Un po’ come successo qualche anno fa.

A Carrara qualche settimana fa la polizia ha arrestato uno spacciatore e ha denunciato il suo complice perché viaggiavano in un’auto che trasportava un chilogrammo di hashish. Roba di qualità, che costava quasi il doppio della droga venduta solitamente, ma che nonostante il prezzo non spaventava i teenager. Erano proprio i minorenni i compratori più incalliti, sfruttando le paghette che gli davano in casa. E il procuratore Giubilaro ha battuto proprio su questo punto: «Dovete controllare i soldi che hanno in tasca i vostri figli, pretendete di sapere come li hanno spesi e con chi. Meglio opprimere che accorgersi di un problema quando è ormai troppo tardi». Ma i pusher fanno anche sconti agli adolescenti, cedono le dosi dietro la promessa di un pagamento futuro. E a volte fanno dei regalini, proprio per fidelizzare i clienti.

Gli spacciatori si servono di insospettabili, per questo è difficile riuscire a controllare tutto. La vettura che trasportava l’hashish era condotta da un insospettabile piastrellista, marocchino e regolare sul territorio. Privo di precedenti. Senza l’indagine che era stata fatta precedentemente sarebbe passata senza colpo ferire. Invece il blitz era programmato. Nella sacca trovata a bordo c’era sostanza stupefacente, hashish, suddivisa in due blocchi a loro volta contenenti complessivamente 10 saponette, tutte sigillate con un leggero strato di cellophane, risultate di peso netto complessivo pari a un chilogrammo. Colore, amalgama resinosa e dettagli di confezionamento hanno evidenziato un elevato principio attivo del fitocannabinoidi (thc) di composizione. Oltre ventimila euro il suo valore. Anche perché era talmente di qualità che poteva essere ceduto tra i quindici e i venti euro al grammo, invece dei dieci euro che vengono chiesti normalmente. E per questo piaceva soprattutto a teenager. L’arresto dello spacciatore nordafricano è stata l’ultima fase di una operazione ben più complessa, che ha permesso di mettere il freno a una attività criminale improntata alla gestione di un’area di ampio spaccio di sostanza stupefacente. Le prove raccolte dicono che questo spaccio interessava soprattutto gli adolescenti. Ma non è l’unico episodio. I carabinieri hanno trovato in casa di un trentenne una vera e propria piantagione di marjiuana. Piante alte due metri fatte crescere secondo nozioni imparate in un soggiorno in Brasile in un fazzoletto di terra. Anche qui c’era un via vai di ragazzini che facevano la fila per acquistare l’erba e poi fumarsela in compagnia. Anche qui prezzi scontati e promozioni per fidelizzare i più piccoli. Che infatti crescevano di numero a vista d’occhio. Solo il blitz dell’Arma ha evitato che il fenomeno crescesse ancora. E nei giorni scorsi è stata smascherata una ragazza che nell’orto aveva l’hashish al posto di cipolle e zucchine e un ventenne che sul poggiolo della sua cameretta invece delle begonie dava l’acqua a piante di marjiuana alte più di un metro e mezzo. Non solo uso personale, in entrambi i casi, ma spaccio di un prodotto artigianale che incontrava il favore dei ragazzini.

C’è poco da sorridere, insomma. Tanto che adesso il timore è che questa droga assaggiata in vacanza possa varcare i portoni delle scuole apuane. E così fin dalle prime campanelle aspettatevi controlli davanti ai cancelli. L’appello di Giubilaro alle famiglie va letto in questo senso: vigiliamo sui vostri figli, ma voi dateci una mano.

il tirreno

ore: 20:00 | 

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