Da Cornillo Nuovo a Mosicchio, le due frazioni di Amatrice dove sono impegnati gli operatori e volontari toscani. Come a Cornillo, anche nell’altro campo delle protezione civile toscana il lavoro prosegue di lena per dare un posto letto al coperto e da mangiare ai tanti sfollati delle numerose abitazioni sparse sul territorio. Ma rendere un campo operativo non consiste solo nell’alzare le tende, sistemare i servizi, predisporre la mensa. Significa anche renderlo sicuro per tutti quelli che vi operano o che sono stati costretti, in questo caso da un sisma, a risiedervi. Un compito affidato a tecnici specializzati.

Pur nell’emergenza, un campo è infatti una struttura che deve rispettare precisi protocolli di sicurezza. Così, per la prima volta, delle squadre di pronto soccorso toscane hanno fatto parte, fin dalla partenza, gli addetti regionali alla prevenzione sui luoghi di lavoro. Sono loro che controllano ed hanno dato istruzioni per sistemare la necessaria segnalazione anti infortunistica, gli estintori in numero adeguato o che che si preoccupano di verificare l’impiantistica elettrica. A tutti gli ospiti del campo (e ai volontari) sono state inoltre consegnate le istruzioni per un utilizzo corretto e sicuro dei servizi.

Gracchiano i walkie-talkie: “Venite, la pappa è pronta!. La cucina da campo montata presso il centro logistico, struttura tecnica a servizio di ambedue i campi ‘toscani’ di Musicchio e Corni”llo Nuovo, ha iniziato a sfornare i primi pasti caldi. Sono le 14. Volontari e operatori della protezione civile avevano iniziato ad allestire ieri tende e strumentazioni e il montaggio completato della cucina da campo non è affatto sbagliato definirlo da record, con tutti gli ostacoli interposti dalla viabilità interrotta attorno ad Amatrice, tra strade invase da detriti e ponti inagibili.

Più mezzi sono stati costretti a lunghi giri: soprattutto i più grossi e pesanti, come quello che portava il container cucina. O come quelli che hanno trasportato i bagni da campo, con docce e acqua calda e un rapido allaccio di luce e acqua appena arrivati. Un insieme che rende la vita meno pesante, pur in questa situazione drammatica, in particolare pensando naturalmente a chi ha lasciato a casa ogni cosa.

Al momento sono una ventina gli ospiti complessivamente dei due campi toscani, ma sono destinati ad aumentare: alcune famiglie, sopratuttto quelle abitavano nelle cascine più isolate d un territorio che rimane fondamentalmente agricolo, non vogliono però allontanarsi da casa, pur inagibile. Per loro si stanno cercando piccole tende attraverso associazioni di volontariato.

Il gonfalone della Regione Toscana sarà presente domani, 27 agosto, ai funerali solenni delle vittime marchigiane del terremoto del 24 agosto che si terranno alle 11.30 ad Ascoli Piceno. Sono 49 le vittime ritrovate sotto le macerie (o morte in ospedale) tra Arquata e Pescara del Tronto. Molti di più, 219 ad oggi, sono invece i morti che si contano nei comuni laziali di Amatrice e Accumuli, dove i funerali sono attesi per il 30 agosto, martedì prossimo.