Il marmo come bene comune, il lavoro e la casa come diritti e non favori, la legalità come un perno, la cultura come motore di crescita e ancora la solidarietà, la tutela dell’ambiente e la solidarietà come impegni morali da realizzare: la carta dei valori di “Perché Carrara Sia” è tutta incentrata su questi capisaldi, messi nero su bianco a un anno esatto dalle elezioni amministrative, per delineare i contorni del un nuovo soggetto politico nato dall’aggregazione di liste civiche e singole persone che hanno voglia di impegnarsi. Tutto ruota intorno a Claudia Bienaimè e alla sua “Carrara Bene Comune” che dopo essersi aggiudicata un seggio alle precedenti amministrative punta ad allargare i propri orizzonti, iniziando dalle realtà associative nate dopo l’alluvione del 2014 dalle costole dell’Assemblea Permanente. «Citiamo quell’esperienza non per metterci il cappello ma per riconoscerne il valore» ha precisato Sara Vatteroni, braccio destro della Bienaimè, presentando le liste civiche formate proprio dagli ex presidianti. Tra queste “Fare Comunità”, l’associazione che sta organizzando il cineforum del venerdì al Mulino Forti e che punta tutto su aggregazione, condivisione, cultura e tutela del territorio e “La Svolta”, movimento politico che non rinuncia ai toni forti e che al grido di “Fora il lozz” contesta apertamente la gestione di marmo, acqua, territorio e partecipate. Liste civiche neonate ma anche singoli cittadini convinti dal progetto firmato Claudia Bienaimè: il più noto è sicuramente Giuseppe Scattina, consigliere comunale eletto come indipendente nelle fila di Rifondazione Comunista e passato all’opposizione a gennaio 2015. «Dobbiamo risolvere innanzitutto la questione dei Beni Estimati e poi affrontare priorità quali le tariffe del marmo, la tutela della sicurezza idrogeologica e la sanità» ha dichiarato Scattina, accusando le amministrazioni che hanno governato la città negli ultimi anni di aver tenuto, del centro sinistra, il nome ma non CERTO i valori e di essersi rivelate «semplici accoliti di interessi». E nella coalizione delle liste civiche c’è anche spazio per un partito, quello dei Verdi, da sempre critico nei confronti dell’amministrazione: «Bisogna creare una alternativa alle vecchie logiche clientelari che hanno creato i pessimi risultati oggi sotto gli occhi di tutti» ha attaccato Amerigo Blosi, dei Verdi di Carrara.
Insomma idee e principi ci sono e sono chiari, con tanto di Carta dei Valori a ricordarli e un progetto politico che sta prendendo forma anche attraverso i social network (pagina Facebook) e grazie a una serie di incontri settimanali: il prossimo è in programma giovedì 14 alle 21 presso la sala Amendola ad Avenza.