Faida dei Poggi, si va al processo. Il giudice per le udienze preliminari Alessandro Pellegri ha deciso il rinvio a giudizio di Pablo Ricci, del fratello Mattia Ricci e di Thomas Quadrella – tutti e tre attualmente in carcere o ai domiciliari (furono arrestati nell’agosto 2015) – ritenuti i componenti della “banda” che si opponeva a quella dei fratelli Mazzi in una guerra legata al duplice omicidio del Natale 2013 (per cui Andrea Mazzi è stato condannato a 30 anni) fatta di risse, accoltellamenti, colpi di arma da fuoco esplosi contro le abitazioni e contro le auto dei rivali.
La richiesta di rinvio a giudizio, sostenuta dal pubblico ministero Alberto Dello Iacono è stata accolta dal gup al termine dell’udienza preliminare che si è tenuta ieri pomeriggio. Il giudice ha accolto sostanzialmente tutte le richieste del pm e fissato al prossimo primo giugno la prima udienza del processo dibattimentale.
I Ricci e Quadrella, difesi dagli avvocati Alessandro Maneschi e Carlo Biondi,sono accusati di svariati reati. Le imputazioni a loro carico, così come quelle contestate ai componenti della banda avversaria – 22 in tutto le accuse di diversi reati mosse a vario titolo agli imputati – , vanno dalla detenzione illegale di armi alterate (con la matricola abrasa allo scopo di non essere identificabili) all’estorsione, alla detenzione e fabbricazione di esplosivi.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti tra il gruppo dei Mazzi e quello dei Ricci si era scatenata una vera guerra per il controllo del mercato locale della cocaina. Una guerra segnata da attentati a scopo intimidatorio contro le abitazioni e le auto dei “nemici” a colpi di pistola e di fucile ma anche dall’accoltellamento di Alessio Mazzi. Le indagini condotte dal capo della squadra mobile Antonio Dulvi Corcione hanno portato anche al rinvenimento e al sequestro di una santabarbara di armi, c’era anche una balestra, e di un notevole quantitativo di droga. Ma l’inchiesta ha fatto emergere anche a un’inquietante pista secondo cui alcuni dei personaggi coinvolti stavano preparando attentati contro la questura e la procura.
Sarà il processo davanti ai giudici del tribunale di Massa a stabilire le singole responsabilità degli imputati o, eventualmente, a mandarli assolti. In due procedimenti diversi: quello nei confronti dei Ricci e di Quadrella che si aprirà, appunto, il 1° giugno, quello per la parte dei Mazzi che deve ancora essere definito. e Alessio ed Elisa Mazzi con Andrea Bonuccelli hanno scelto infatti riti alternativi e saranno giudicati da un altro magistrato.
il tirreno