Sgomberato all’alba di stamani giovedì 17 marzo il centro sociale anarchico di via Apuana. Intorno alle 5 e mezzo del mattino vigili, polizia e carabinieri si sono presentati nel capannone e hanno fatto uscire le cinque  persone che erano all’interno.  Sono stati  identificati  e portati in Commissariato.  Per ora non ci sarebbero denunce. Il collettivo “Foc al Foc” aveva occupato lo scorso gennaio il locale in via Apuana, poco fuori il centro di Carrara. L’obiettivo era quello di creare un centro sociale e uno spazio di ritrovo in una città ormai priva di luoghi di aggregazione: con tanto di apertura “ufficiale” e di festa alla memoria del carrarese che si era tolto la vita qualche giorno prima lanciandosi dal ponte di Torano.

Le porte erano state sfondate – solo metaforicamente perché in realtà erano già aperte – la sera della Befana e da allora una cinquantina di persone era stata incessantemente al lavoro per ripulire, arredare e rendere accogliente un locale abbandonato almeno dalla metà degli anni Ottanta.  Siamo in Via Apuana, nella prima periferia di Carrara. A poche centinaia di metri dal parco della Padula, il collettivo “Foc al Foc” ha occupato l’immobile che sorge al civico 22. Si tratta di uno spazio enorme, all’interno di una palazzina costruita intorno agli anni Cinquanta. Doveva essere la sede di una ditta di marmi: al piano terra un grande salone adiacente a quello che era sicuramente un laboratorio di marmo.

Al primo piano dei locali più piccoli che forse un tempo ospitavano gli uffici, affacciati su un grande terrazzo da cui si gode una vista straordinaria della zona ovest della città. In disuso ormai da trent’anni.

il tirreno