Tonnellate di eternit, rotto, frantumato, su una vasta area che un tempo ospitava un capannone industriale e la lavorazione del marmo. Rotto, frantumato significa pericoloso visto che le fibre di amianto diventano generatrici di tumore se inalate come particelle.
I Militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Sarzana, hanno sequestrato l’intera area industriale sita tra Sarzana e Castelnuovo Magra. Dal 2012 a seguito di vari passaggi l’area risulta far parte della società Mg International di Carrara che a sua volta fa capo al colosso mondiale dell’edilizia Cpc Marble Ltd della famiglia Bin Landen.
La società possiede immobili in tutto il mondo e probabilmente ben poco sapeva dell’area industriale acquisita dopo vari passaggi nel 2012. Il sindaco di Castelnuovo ha ora emesso una ordinanza che intima la bonifica e la messa in sicurezza dell’area. All’interno del complesso, che si estende per circa 20.000 metri quadri di superfice, sono state rinvenute circa 13 tonnellate di materiale depositato in modo inappropriato e risultato”Eternit”.
L’area, individuata a seguito del costante controllo del territorio, è stata monitorata, al fine di acquisire le immagini delle condizioni strutturali, con la collaborazione del Reparto Operativo Aereonavale della Guardia di Finanza ligure. I finanzieri della Tenenza di Sarzana e della Sezione Aerea di Genova hanno effettuato una ricognizione utilizzando un elicottero in dotazione al Corpo, riprendendo e fotografando l’area dall’alto ed appurando il pericoloso stato di degrado e di abbandono del luogo. Il complesso era stato costruito tra gli anni 80 e 90, prima dell’entrata in vigore della normativa che ha vietato l’utilizzo dell’amianto nelle costruzioni e veniva utilizzato per la lavorazione del marmo a Castelnuovo Magra.
Nel 2012 il complesso dei beni aziendali è stato incluso nella fusione societaria con l’azienda di Carrara dedita al commercio della stessa materia prima, ma già da diversi anni la struttura principale era stata lasciata in uno stato di completo decadimento. A seguito dell’acquisizione, l’attuale proprietà non ha provveduto a mettere in sicurezza ed a bonificare la struttura e col tempo, anche a causa degli agenti atmosferici, gli edifici hanno iniziato a corrodersi fino al livello dell’odierno degrado. Il capannone principale infatti ha subito danni ingenti ed il materiale di rivestimento, composto presumibilmente da materiale tipo eternit, ha iniziato a sgretolarsi sino a raggiungere, in alcuni casi, la grandezza di granelli di sabbia. Anche le pareti esterne dell’immobile sono risultate frantumate con evidente rischio di diffusione delle fibre di matrice cementizia.
L’operazione è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione tra le Fiamme Gialle ed funzionari dell’ASL 5 Spezzino di Sarzana, i quali, insieme ai dipendenti dell’ARPAL, ed in base alle specifiche competenze in materia, hanno appurato lo stato di pericolo dei luoghi e delle cose.
Nel corso delle operazioni di sequestro è stato contattato il Sindaco di Castelnuovo, il quale ha fornito la massima collaborazione ai militari emettendo un’ordinanza contro la società di Carrara per obbligarla a mettere in sicurezza l’area entro 30 giorni, ed a bonificare l’intero complesso visto l’elevato stato di pericolo per l’incolumità pubblica.
il tirreno