La procura di Massa Carrara nell’ambito dell’ operazione “Black Marble” sfociata con una denuncia di 30 persone per reati di frode fiscale, falso, attività abusiva di prestazioni di servizi di pagamento, ricettazione e riciclaggio, ha disposto il sequestro preventivo di somme di denaro, beni immobili ed immobili nella disponibilità degli indagati per un valore di 1,4 milioni di euro.
In due anni gli indagati non avrebbero dichiarato beni per complessivi 86,9 milioni di euro. L’Ires evasa sarebbe stata di 14,6 milioni di euro e l’Irpef di 5,7 milioni. L’indagine di polizia giudiziaria svolta dai finanzieri ha riguardato un collaudato sistema di evasione fiscale perpetrato da imprenditori operanti nel distretto del marmo di Carrara nonchè da altre persone, molte delle quali di origine asiatica, in particolare indiani, collegati agli industriali del marmo.
Durante le indagini è stato riscontrato il trasporto da parte di alcuni corrieri di denaro contante destinato al pagamento in nero di partite di marmo.

Le indagini hanno permesso – ha spiegato il procuratore Aldo Giubilaro nel corso di una conferenza stampa alla presenza del colonnello Giovanni Fiumara, comandante della Guardia di finanza di Massa Carrara – di individuare conti correnti esteri intestati a società di schermo con sede in Paesi a fiscalità privilegiata e riconducibili a imprenditori del lapideo. Si tratta, secondo gli investigatori, di conti correnti sui quali sono transitate somme di denaro in evasione delle imposte derivanti spesso da operazioni solo parzialmente fatturate nei confronti di clienti esteri. I Paesi esteri nei confronti dei quali sono state avviate richieste di assistenza giudiziaria sono sette: India, Hong Kong, Dubai, Emirati Arabi Uniti, Repubblica delle Seychelles, Svizzera e Bahamas.
Diversi indagati hanno già iniziato a rifondere l’erario versando le somme relative alle imposte evase e alle sanzioni applicate e i primi versamenti hanno permesso allo Stato di introitare 4,6 milioni di euro.

Ecco i trenta indagati dalla Procura di Massa nell’ambito dell’operazione Black Marble

: Salik Abdul, Shahid Abdul, Mahendra Kumar Agarwal, Giovanni Bibbiani, Fabio Braccini, Amit Dhonkeriya, Nicola Fontanili, Franco Gemignani, Manrico Gemignani, Roberto Giorgi, Vineet Goyal, Suresh Kumar Gupta, Govind Jhalani, Munish Kapur, Jitendra Kumar Koolwal, Narayan Govind Saini, Bhavya, Andrea Simonelli, Giovanni Simonelli, Singh Devender, Mosè Soli, Gianluca Sorsoli, Sunder Singh Tomer, Stefano Torri, Carlo Vanelli, Eugenio Venezia, Giuliano Venezia, Maria Pia Venezia e Paolo Zanzanaini.