Il mercato immobiliare non naviga certo in buone acque e, se al crollo dei prezzi, si va a sommare il problema dei diritti di superficie la vita, per i proprietari, diventa davvero complicata: è il caso di una trentina di persone, residenti tra Avenza e Marina, che lanciano un appello al Comune di Carrara affinchè proceda nello svincolo delle aree su cui sorgono i loro immobili. A lanciare l’allarme è Nando Cricca che lamenta un ritardo nel completamento delle pratiche da parte del municipio: «Ho presentato domanda a giugno e mi avevano garantito che a ottobre avrebbero svincolato il terreno. Invece siamo a gennaio ed è ancora tutto bloccato e io rischio di non riuscire a vendere casa» racconta il cittadino, segnalando che le persone nella sua stessa situazione sono almeno una trentina e sono “ostaggio” dei ritardi del municipio. La questione è particolarmente delicata perché, fino a quando Piazza Due Giugno non sbloccherà la situazione, diversi proprietari di immobili non potranno vendere le loro proprietà a prezzo di mercato ma solo a cifre “concordate” e le richieste di “svincolo” formalmente recapitate in municipio sono almeno 160. «Stiamo ultimando le valutazioni delle aree per determinare il prezzo per svincolare gli immobili» ha replicato l’assessore all’Urbanistica Massimiliano Bernardi che non ha risparmiato una “tirata d’orecchie” ai proprietari che hanno puntato il dito contro l’amministrazione carrarese. «Vorrei ricordare a tutti che per vendere sul libero mercato l’immobile deve essere svincolato, altrimenti si vende a prezzo concordato. Se qualcuno ha preso impegni prima del tempo è un problema suo, non del comune» ha ammonito Bernardi che però poi ha rassicurato. «Abbiamo quasi concluso il lavoro, entro fine gennaio dovremmo essere pronti per il passaggio in consiglio comunale» ha annunciato l’assessore, lasciando intendere che ormai l’attesa è finita e di qui a pochi giorni le 160 pratiche recapitate in municipio saranno finalmente svincolate.