Si conclude domenica 10 gennaio l’operazione di controllo sulla filiera della pesca denominata “Tallone D’Achille”, eseguita in mare e a terra dai militari della Guardia Costiera. L’attività, disposta a livello nazionale dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, ha impegnato in Toscana 70 militari coordinati dalla Direzione Marittima della Toscana. Scopo dell’operazione, svoltasi a mare e a terra su tutto il territorio regionale: reprimere ogni forma di illecito in materia di pesca ed agroalimentare. Oltre 400 i controlli effettuati dagli equipaggi delle motovedette e dalle pattuglie nei centri commerciali, punti di sbarco e commercializzazione del pescato con particolare attenzione alla lavorazione e stoccaggio del pesce, nonché alle fasi della distribuzione, compresa la vendita al dettaglio e la somministrazione, con controlli anche presso gli esercizi di ristorazione.

Anche i militari della Guardia Costiera di Marina di Carrara hanno partecipato attivamente all’operazione complessa in parola. L’attività di vigilanza si estesa in tutta la provincia di Massa-Carrara. In tale contesto sono state impiegate, complessivamente, 24 persone, che hanno effettuato 24 controlli via terra ed uscite in mare con la dipendente Motovedetta CP 554.

Dai controlli in parola si è potuto tutelare l’acquirente del prodotto ittico in ogni fase della sua filiera. A tal proposito in alcune pescherie è stata riscontrata la mancanza di idonea etichettatura atta a garantire le informazioni utili sul prodotto venduto, in alcuni ristoranti apuani poi è stata riscontrata la assenza di idonea documentazione che attestasse la sicura e certa provenienza dei prodotti da somministrare ai clienti.

È stato così impedito che polpi, ricciole, granchi, spigole, branzini, orate e vari molluschi bivalvi, arrivassero sulle tavole di ignari consumatori, con probabili gravi rischi per la salute.

Per tali violazioni i militari della Capitaneria di porto di Marina di Carrara hanno comminato 9  sanzioni amministrative per un totale di 11.833,32 Euro.  A Massa, poi, presso un grossista che non aveva osservato le procedure di smaltimento dei prodotti surgelati già scaduti, e mantenuti invece per la vendita è stata comminata una sanzione da 3.500 euro e sono stati poi sequestrati oltre 9,5 quintali di prodotti surgelati.