Il Consorzio di bonifica Toscana Nord inizierà a breve un nuovo intervento straordinario per mettere in sicurezza un lungo tratto di argine del Lago di Porta compreso fra Casina Mattioli e la ferrovia. Il lago fu arginato completamente sul finire degli anni ’90 a seguito degli eventi alluvionali del Cinquale e del Versilia, per mettere in sicurezza tutto l’abitato della Renella e del Cinquale. Un’opera imponente che ha creato quella che oggi è tra le più grandi casse di espansione della Toscana, capace di contenere le piene del fiume Versilia fino a 5 milioni di metri cubi d’acqua. Rispetto all’opera complessiva e nonostante gli argini siano stati realizzati con tecniche ingegneristiche all’avanguardia, la porzione di arginatura fra Casina Mattioli e la ferrovia, ha manifestato nel tempo elementi di instabilità imputabili alla conformazione geologica in quel tratto, del terreno palustre, formato da strati di torba. La terra soffice, a banchi sovrapposti scivola l

etteralmente, spostandosi nel corso del tempo. I movimenti, monitorati dal consorzio da oltre un decennio con inclinometri, sondaggi, carotaggi, prove triassiali, hanno prodotto cedimenti più o meno visibili, tanto da rendere necessari interventi particolari, studiati e proposti dai massimi  professionisti delle Università di Firenze e di Pisa, per garantire la tenuta dell’argine.

I tecnici del consorzio Toscana Nord hanno, a seguito degli esiti degli studi, sperimentato una nuova tecnica: una doppia cintura su entrambi i lati del rilevato, fatta di palancole e micropali, capace di sostenere il peso dell’argine stesso e di contenerne le spinte laterali. La bontà del progetto è stata verificata nel tempo: nel tratto in cui è stato eseguito il lavoro non si sono più verificati dissesti.

Il Presidente del consorzio Toscana Nord, Ismaele Ridolfi, raccogliendo anche le preoccupazioni dei cittadini della zona, ha deciso che l’economie risultanti dal bilancio, fossero utilizzate,prioritariamente, per realizzare un ulteriore lotto di lavori sul lago di Porta e di sollecitare nuovamente la regione Toscana affinchè inserisca nei finanziamenti 2016, nel Documento Annuale Difesa del Suolo, i lavori per i tratti ancora mancanti necessari per completare gli interventi.

“La sicurezza del lago di Porta è una delle priorità per il consorzio Toscana Nord. Con lo stanziamento di altri 400.000 euro entro tre mesi avvieremo il cantiere per un nuovo lotto di circa 40 metri – spiega Ridolfi – Ci auguriamo che la Regione sostenga la restante parte fino al completamento del progetto. Con 800.000 euro che abbiamo già chiesto, sarebbe possibile completare la messa in sicurezza del lago, replicando un intervento strutturale già sperimentato che ha risolto l’annoso problema di instabilità delle arginature in quel tratto, necessario per la sicurezza delle oltre 300 famiglie che abitano la zona.”