Rivolgo un sincero augurio di buone feste a tutte le cittadine ed i cittadini della nostra Provincia.

Si chiude un anno difficile per il nostro territorio e particolarmente travagliato per la nostra amministrazione, impegnata in una fase transitoria che ne ha messo in seria discussione la stessa sopravvivenza, a seguito dei ripetuti prelievi forzosi a cui è stata sottoposta, assieme a tutte le altre province italiane. Da questo punto di vista possiamo dire che il nuovo anno si preannuncia con qualche affanno in meno.

Per quanto riguarda la nostra azione continueremo con l’impegno relativo al mondo della scuola per quello che riguarda l’edilizia e l’organizzazione della rete scolastica. Un grazie particolare va a tutti gli organi della scuola e agli studenti che hanno collaborato con noi partecipando al processo di ristrutturazione, come è stato per gli istituti Marconi e Galilei di Carrara.

Sul versante del rilancio economico confermo per il prossimo anno il nostro forte impegno per giungere alla sigla dell’accordo di programma con la Regione Toscana e il Ministero delle infrastrutture.

Su quello istituzionale confermo anche per il nuovo anno la disponibilità della Provincia, come ente di area vasta a supportare i comuni che intendano avvalersi della struttura provinciale.

Un augurio non senza polemica lo rivolgo al mondo della politica affinché possa riprendere un ruolo decisivo e insostituibile nel panorama provinciale, scongiurando eccessivi personalismi e la ribalta a movimenti troppo settoriali e non in grado di leggere la complessità del territorio.

Un augurio particolare lo rivolgo a tutti coloro che si trovano in difficoltà sia per gli eventi legati allo scorrere della vita, sia per le esigenze e le contingenze di carattere economico, presenti in modo non irrilevante sul nostro territorio.

Infine l’augurio forse più grande che faccio a me stesso come presidente della Provincia, e che non è egoistico perché si riflette sulle istituzioni e su tutti i nostri concittadini, è che non ci siano più accanimenti della natura verso il nostro territorio: difficilmente riusciremmo a sopportarli.