Ex-Eaton. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha incontrato stamani le rappresentanze sindacali della provincia di Massa Carrara, la Cgil regionale, e un gruppo di lavoratori Ex Eaton. Sono intervenuti anche il sindaco di Massa Alessandro Volpi, il rappresentate della Provincia Norberto Petriccioli, e il consigliere regionale Giacomo Bugliani.
Tre gli impegni assunti dal presidente Rossi nell’incontro: in primo luogo quello di verificare situazione e prospettive di sviluppo con l’imprenditore della Iglom, Emilio Ricci, che si era impegnato ad assumere una settantina di operai della Eaton.
Per far fronte alla fine della mobilità per i lavoratori dell’azienda di Massa e dare loro una copertura, “vogliamo far leva – ha detto Rossi – sui lavori socialmente utili stabiliti per l’ area di crisi di Massa Carrara (oltre a Livorno e Piombino). In questa zona sono già stati finanziati 3 progetti per circa 600.000 euro di contributo, che hanno raggiunto 77 lavoratori in provincia di Massa. Per il 2016 abbiamo già stanziato alla voce lavori socialmente utili nelle aree di crisi 3 milioni di euro di cofinanziamento”.
Il terzo punto è infine quello di “riunire intorno a un tavolo tutti i soggetti coinvolti – Regione, assessori competenti, consiglieri regionali del territorio, enti locali, sindacati provinciali e regionali – per fare insieme una valutazione complessiva di tutte le partite aperte in quest’area : dall’accordo di programma per la reindustrializzazione, alla questione del porto di Carrara, al tema cave a quello della sicurezza sul lavoro”.
“La Regione – ha sottolineato il presidente – ha fatto per quest’area tutto quanto ha potuto: dal fondo rotativo di quasi 6 milioni di euro a tasso zero dedicato a investimenti e insediamenti delle imprese di Massa Carrara, all’accordo di programma per la reindustrializzazione dell’area Ex-Eaton, finanziato dalla Regione con 5 milioni di euro, ad altre misure come il bando per finanziare attività di formazione per le imprese colpite dagli effetti della crisi o i voucher per le assunzioni. Né vanno dimenticati gli stanziamenti per interventi contro il dissesto idrogeologico e quelli di bonifica della falda e di liberazione dei vincoli ambientali, oltre alle partite già impostate per la logistica portuale e per lo sviluppo della rete ferroviaria interna all’area industriale”.
“In sostanza – conclude Rossi – la Regione la sua parte l’ha fatta. Resta aperta e da verificare la partita del riconoscimento di area di crisi complessa da parte del governo, che avevamo avviato con De Vincenti, allora sottosegretario al Ministero per lo sviluppo economico”.