Che il tetto in eternit del mercato coperto di Marina di Carrara sia una preoccupazione per tutti i residenti e i commercianti della zona non è certo una novità: da quando parte della struttura, di proprietà del municipio, è stata rinnovata e affittata, almeno una decina di anni fa, in via Fiorillo sono stati in molti a sollevare il problema del futuro della copertura, che esposta agli agenti atmosferici, si sarebbe pericolosamente deteriorata.

Una situazione già nota da tempo e aggravata, se possibile, dalla tempesta di vento del 5 marzo scorso che, testimoniano i marinelli, tra le altre cose ha danneggiato in modo grave il tetto: «Si è aperto uno squarcio sulla copertura e ora, di tanto in tanto, si vedono nettamente nubi di fibre di eternit che si sollevano dal tetto e si spargono un po’ ovunque» racconta Marosa Corradi, nota commerciante di via Fiorillo e vicepresidente del Centro Commerciale Naturale di Marina. La signora, del resto, non è stata l’unica, in questi sei mesi a lanciare l’allarme: tra commercianti, esercenti e residenti sono davvero tante le persone che dalla zona dell’ex mercato coperto hanno sollecitato interventi di messa in sicurezza. «I miei vicini e i miei colleghi hanno provato a rivolgersi al comune, ma ogni volta sono stati rimbalzati da un ufficio all’altro…nei giorni scorsi è capitato anche a me: ho provato a contattare diversi uffici ma non ho mai avuto risposta» lamenta la signora Corradi. La preoccupazione nel quartiere è davvero alle stelle perché dopo i casi portati alla ribalta delle cronache nazionali, ormai tutti sanno che l’eternit, quando si deteriora, disperde nell’aria fibre cancerogene che possono essere inalate da chiunque. «E’ inutile che si fanno le campagne di sensibilizzazione e poi quando chiami il tuo municipio non c’è nessuno che ti risponde: e non stiamo parlando di lamentele di quartiere, ma di un grave rischio per la salute» sottolinea la signora Corradi. E mentre i marinelli si stanno organizzando per lanciare una petizione, la commerciante lancia un ultimo appello alla volta di Piazza Due Giugno: «Quando c’è un pericolo si deve intervenire subito…non ripetete l’errore che avete fatto con l’argine del Carrione, non ignorate le segnalazioni dei cittadini» conclude amareggiata la signora.

Cinzia Chiappini