L’inaugurazione della piazza sopra i parcheggi del nuovo mercato coperto ha dato la possibilità di visitare questa opera pubblica tanto attesa e reclamizzata.

Veramente la piazza è grande, ed è un bel vedere per il Castello Malaspina, la cui vista è stata salvata dalle strutture realizzate. E non è poca cosa.

Ad un primo impatto si ha la sensazione di uno spazio freddo e poco accogliente che non coinvolge il fruitore. Ad un esame più approfondito si rileva che tutti gli elementi messi in cantiere per realizzare la piazza sono privi di umanità, non creano uno spazio per socializzare: è uno spazio asettico dove, dalle  piccole aiuole alle strutture in acciaio, dai volumi relativi ai servizi al vano ascensore, non costituiscono un insieme armonico. Elementi a se stanti che non dialogano tra loro.

Per entrare nello specifico, la pavimentazione, le panchine, così come sono state ubicate e realizzate lasciano a desiderare. Per non parlare dei marmi di copertura per i muri di contenimento delle aiuole realizzate in marmo bianco di modesto spessore, come si trattasse di fogli di carta, così pure come il piano di seduta delle panchine pur esso in marmo bianco. Oltre alle scale inutili da cui non si può accedere, perché contenute da parapetti che vanno a ridurre la sede stradale.

Ed i parapetti stessi, visto che sono stati installati giochi per bambini, non sembrano assolutamente rispettare le norme di sicurezza, permettendo, difatti, a chiunque di potersi arrampicare.

Vedremo in sede di collaudo se qualche solerte tecnico farà notare le cose, oppure si chiuderà, per l’ennesima volta, un occhio. O entrambi!

Quando si affidano incarichi così importanti per la città, non basta che siano il risultato di un pubblico concorso, ma occorre un’attenta valutazione dei progetti, o quantomeno, essere garantita e puntuale la presenza di un responsabile del comune.

Senza parlare, poi, della sede stradale occupata dai tavoli che, vogliamo vedere, se non saranno d’intralcio alla nuova viabilità. Oppure saranno gentilmente “concessi” gli spazi pubblici della piazza? Ci auguriamo con una manifestazione di interesse e non con un affidamento diretto.

Ancora una volta un’opera che, sebbene non ne fosse impellente il bisogno,  poteva essere un “segno distintivo” ed invece è diventata uno spazio asettico dove i bambini giocano sotto il sole.

 

Il consigliere comunale di Italia Unica

Stefano Caruso