Ormai in carcere non ci va quasi più nessuno. Sono gli stessi uomini delle forze dell’ordine a dirlo e per dimostrare che quanto dicono corrisponde alla realtà rivelano un episodio tanto curioso quanto surreale: un cinquantenne italiano da tempo a Massa e con una sfilza di condanne alle spalle per piccoli furti è stato nuovamente arrestato qualche giorno fa. Portato davanti al giudice per la convalida del fermo ha spiegato di non avere una fissa dimora. Il magistrato in attesa del processo, che ci sarà tra un mese, ha disposto i domiciliari.
È stato lo stesso cinquantenne a fare presente che non poteva dare un indirizzo preciso dove la macchina della giustizia poteva trovarlo, ma la cella per quel tipo di reato non è più prevista. E così è stata adottata una soluzione tutta italiana: il luogo dove carabinieri e polizia possono cercarlo –
e possibilmente reperirlo senza troppe difficoltà – è il sagrato di una chiesa. Il ladro è pure un gentiluomo e persona di parola perché finora ai controlli si è sempre fatto trovare lì. Tra l’incredulità di pattuglie e volanti che quando passano scuotono la testa per la situazione surreale.
il tirreno