All’indomani della cerimonia per la bandiera blu, segnata dallo schiaffo inferto da Carlo Piccioli, alluvionato marinello, al sindaco Angelo Zubbani, dalla questura sono partite le procedure per la denuncia dei 13 esponenti dell’assemblea permanente che si sono presentati su Largo Marinai d’italia per contestare la “festa”. Per loro l’accusa e’ di manifestazione non autorizzata.
Fioccano le denunce a seguito della cerimonia per la Bandiera Blu che si è tenuta martedì a Marina di Carrara: nel mirino della Questura non è finito “solo”Carlo Piccioli, il 57enne che in mezzo a centinaia di bambini ha schiaffeggiato il sindaco Angelo Zubbani, facendo scattare la procedura d’ufficio per lesioni gravi. Presso il comando della Polizia di Stato dovranno presentarsi anche i 13 ex presidianti che armati di striscioni hanno contestato l’alza bandiera. Le procedure sono partite ieri e qualcuno ha ricevuto in mattinata la convocazione in Questura. L’accusa per tutti è di “manifestazione non autorizzata” ed è completamente slegata dal gesto di Piccioli. In pratica dovranno spiegare perché si sono presentati su Largo Marinai D’Italia a contestare la Bandiera Blu senza aver prima chiesto l’autorizzazione del caso.
Intanto il sindaco Angelo Zubbani torna sull’episodio di aggressione che lo ha visto vittima a Marina: “Il danno più grosso è stato fatto alla città, Carrara viene ricordata nel mondo per altro, per il marmo, per la scultura, non per la violenza”.
il tirreno