Niente aria condizionata negli uffici comunali, bisogna risparmiare. L’amministrazione civica vuole tenere spenti tutti gli impianti di condizionamento del palazzo municipale fino all’inizio “ufficiale” dell’estate, cioè fino al 21 giugno. E per questo ha messo in moto una strategia basata su una speciedi “moral suasion” ispirata, pare dallo stesso sindaco Alessandro Volpi .
Il provvedimento, dettato da ragioni di “risparmio energetico” – ma anche dalla concomitante esigenza, da parte della Manutencoop (la società che ha in gestione gli impianti termici) di revisionare i condizionatori – è stato diffuso ieri sotto forma di “indirizzo dirigenziale” agli uffici dell’ente. Si tratta di una mail interna con cui si informa che da oggi, per contenere i consumi energetici, “sarebbe opportuno” non accendere i climatizzatori fino all’inizio dell’estate (il 22 giugno, appunto). L’aria fresca artificiale i dipendenti potranno averla solo dal 22 (il 21 giugno sarà domenica). Nell’attesa, se la cavino aprendo le finestre e vestendo abiti leggeri. Sperando in un giugno fresco e ventilato.
La lettera spiega che lo stop consentirà anche ai tecnici di effettuare la revisione periodica dei macchinari e aggiunge che la decisione di tenere spenti i condizionatori potrà essere rivista di fronte a “condizioni di caldo eccezionale”. E per evitare che qualche impiegato cerchi comunque di abbassare la temperatura del suo ufficio, la e mail contiene anche un espresso invito a restituire i telecomandi che regolano l’accensione/spegnimento e la impostazione della temperatura.
Inutile dire che il provvedimento sta facendo mormorare parecchio i dipendenti di palazzo civico. Proteste vere e proprie, va detto, non ne abbiano raccolte, forse anche perchè in questi giorni le temperature non sono certo africane. I malumori sono però palpabili e qualcuno si è già lanciato nella caccia a chi, fra i colleghi “titolari” di telecomando non ha ottemperato all’invito di restituire il regolatore. Problema, questo che non si pone per gli uffici del terzo piani di palazzo civico, quelli dove si trovano – fra l’altro – il gabinetto del sindaco, la sala giunta e la presidenza del consiglio comunale. Qui l’impianto termico è centralizzato e Manutencoop ha provveduto a spegnerlo.
La nuova operazione risparmio dell’amministrazione Volpi punta a ridurre la bolletta energetica che ogni
anno il Comune paga (con soldi pubblici, è ovvio) ai fornitori: 200.000 euro circa per l’energia elettrica (che alimenta i condizionatori) che salgono a circa un milione se si tiene conto anche del metano per i termosifoni. E senza contare le spese per scuole e altri edifici.
il tirreno